**Musica: Sergio Caputo, ‘mio sabato ottimista e positivo arriva a Milano nel segno del destino’**

Di Redazione / 29 Febbraio 2024

Milano, 29 feb. “Buona musica e soprattutto molta allegria”. E’ ciò che Sergio Caputo promette di offrire nel suo show ‘Un Sabato Italiano’, che il prossimo 25 marzo arriva al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano. Una serata dedicata all’ottimismo e alla positività dei meravigliosi anni ’80, a quarantuno anni dall’uscita dell’iconico singolo ‘Un Sabato Italiano’, pubblicato nell’aprile del 1983.

“Quando un album di dieci canzoni scavalca quattro decenni e continua ad essere riscoperto ed apprezzato da fans vecchi e nuovi -spiega Caputo all’Adnkronos- ho la certezza di aver creato qualcosa che è ‘per sempre’, in un momento in cui la musica di oggi sembra invece essere ispirata dal concetto di ‘usa e getta’”. Del resto “la musica serve a migliorare la vita, ad essa si legano memorie e momenti importanti che ci seguiranno ovunque. Questo show, in particolare, è basato sull’album “Un Sabato Italiano” che eseguiremo per intero, con la mia band, oltre ad altri pezzi ‘storici’ che il pubblico si aspetta di sentire, anche se in tutti i miei show non mancano le sorprese e c’è un buon margine di improvvisazione”.

Dai suoi canali social, Caputo promette che il 25 marzo compirà un vero e proprio miracolo: “Per un caso della sorte -dice- il mio show capita di lunedì, ma io e la mia band, un gruppo eccezionale e molto affiatato, siamo fermamente intenzionati a trasformarlo in sabato”. Il che lo porta a dire che anche se sono ormai trascorsi otto lustri, “il sabato non è cambiato e non cambierà mai. E’ il giorno in cui ci si lascia andare, in cui si vive tutto in maniera più ottimista e positiva, ed oggi -osserva- di ottimismo e positività c’è veramente un gran bisogno”. Non è invece un caso che lo show si tenga al Teatro Lirico intitolato a Giorgio Gaber: “Dire ‘destino’ è dire poco -esclama l’artista-. Io ho vissuto a Milano molti anni e, proprio nel mio primo anno da milanese, ho abitato nella Torre Velasca, a due passi dal Lirico. Oltretutto Gaber è stato uno dei miei artisti prediletti, credo di aver visto quasi tutti i suoi spettacoli teatrali; una serie di coincidenze, considerando che già lo scorso anno il tour è partito proprio dal Lirico, che mi hanno sorpreso e fatto veramente molto piacere”.

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