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**Mostra Venezia: docu-film Croce Rossa con Raoul Bova accolto da lunghissimo applauso**

Di Redazione |

Venezia, 6 set. Un lunghissimo applauso ha accolto, alla 79ma Mostra del Lido di Venezia, il docu-film della Croce Rossa ‘The Lost Beauty – La bellezza perduta: Siria’, presentato allo Spazio Incontri dell’Hotel Excelsior e che ha come protagonista Raoul Bova. La mini serie in 8 episodi, di cui è stato proiettato il primo episodio, è diretta dal regista Roberto Burchielli e racconta le meraviglie e i contrasti dei territori colpiti da gravi emergenze e dalle sue conseguenze, con l’attore che indossando la divisa di operatore umanitario accompagna lo spettatore in un viaggio unico che si snoda tra situazioni drammatiche, commoventi e che, a tratti, strappano un sorriso.

“Avevo bisogno di andare a cercare tante risposte e tante cose che non conoscevo. Siamo rimasti chiusi per diverso tempo per motivi legati al Covid ma anche perché abbiamo la tendenza a guardare solo il nostro piccolo mondo -spiega l’attore ai giornalisti subito dopo la proiezione- mentre là fuori ci sono realtà molto gravi da far vedere ai nostri figli e da far conoscere”. Il film racconta l’attività della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa sul campo, le difficoltà, ma anche le soddisfazioni che incontrano i volontari nelle loro missioni, mostrando la situazione attuale del Paese.

“E’ importante sia perché la Siria non venga dimenticata e con essa la tragedia del suo popolo-spiega all’Adnkronos il presidente della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca- dall’altro per sfruttare, in un momento in cui l’intensità del conflitto è minore, questa possibilità di viaggiare per raccontare quali sono le conseguenze della guerra nell’anima di una comunità, di una popolazione. Oggi che ne viviamo una alle porte di casa, forse era un messaggio per dire ‘basta guerre, cerchiamo di non toccare l’anima’ dato che ci sono delle regole anche in guerra ma sembra che non vengano rispettate”.

Raoul Bova, che è volontario e ambassador della Croce Rossa, che si è commosso durante la lavorazione pensando ai propri genitori scomparsi, spiega di essere stato ‘guidato’ da loro in questa esperienza. “Mi ci hanno portato loro, credo che a volte ci siano dei segni che arrivano dall’alto”, spiega. E giura che questa esperienza non sarà isolata. “In Siria abbiamo visto il conflitto, ma anche il modo di aiutare la gente, che sono tanti. Invito le persone ad aprire gli occhi con questi documentari, per capire che ci sono tragedie che non sono finite. Di sicuro ci tornerò, voglio continuare questo viaggio”.

La Croce Rossa, da sempre impegnata a garantire l’assistenza sanitaria dell’importante Mostra veneziana, approda quest’anno in Laguna con un prodotto cinematografico in grado di veicolare la cultura, i principi e i valori dell’Associazione umanitaria più grande del mondo. La Siria, in tal senso, è emblematica perché rappresenta l’occasione per rimarcare la difesa che il movimento attua non solo sui civili nei conflitti, secondo la Convenzione di Ginevra, ma anche sui beni culturali.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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