Roma, 17 ott. “Questo è un film di Natale. Certo, con caratteristiche diverse dai cinepanettoni. Ma a me piacerebbe che fosse visto in sala dal maggior numero di persone possibile, prima che arrivi in tv. E infatti ci saranno molte proiezioni-evento in giro per l’Italia”. Così Mimmo Paladino parla di ‘La Divina Cometa’, il suo nuovo lungometraggio da regista presentato ieri alla Festa del Cinema di Roma. Il pittore e scultore è tornato dietro la macchina da presa, a 16 anni dal suo ultimo lavoro per il cinema, ‘Quijote’. “Ma questa volta – spiega all’Adnkronos – con l’ambizione di fare un film che avesse caratteristiche comunicative più ampie del precedente. E mi pare che la sala gremita, con oltre 500 persone, ieri alla festa di Roma, mi abbia dato ragione”, sottolinea.
Con la complicità di un folto gruppo di attori, “che sono soprattutto amici”, Paladino dà vita ad una peculiare narrazione del Natale, dove “il messaggio, se ne vogliamo rintracciare uno principale, è quello dei Magi che portano, non si sa bene dove, qualcosa che si sta smarrendo: la bellezza”. I magi della pittura, della musica, della poesia, del teatro e del nulla sono Ferdinando Bruni, Francesco De Gregori, Nino D’Angelo, Alessandro Haber e Giovanni Esposito. “Devo dire che, abituato a lavorare in solitudine nel mio studio sui miei quadri e le mie sculture, per me il cinema è una festa di energia e socialità”, spiega. “Anche se ci sono delle analogie con la pittura, perché in fondo parliamo sempre di uno schermo che in qualche modo viene dipinto”, rimarca.
Così, nel suo Natale sceneggiato con Maurizio Braucci, l’artista unisce mare e presepe, Dante e Giordano Bruno, Shakespeare ed Eduardo De Filippo. “Nella totale libertà di espressione per cui ringrazio i produttori”, dice il regista-artista. ‘La Divina Cometa’ verrà trasmesso nei prossimi mesi sia dalla Rai che da Sky Arte. Tra i complici di questo lungometraggio figurano anche Toni Servillo, Sergio Rubini, Tonino Taiuti, Giovanni Veronesi, Luigi Credendino, Tomas Arana, Elio De Capitani. Tutti uniti nell’esortazione al “coraggio di vivere nella bellezza e nella natura, senza paura”.