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Migranti: Consulenti lavoro, ecco approfondimento dopo via libera dl flussi
Roma, 16 dic. (Labitalia) – Definitiva la conversione in legge con modifiche del Decreto Legge Flussi, dello scorso 4 dicembre, a opera della L. n. 187/2024. Introdotte importanti novità per la gestione degli ingressi dei lavoratori stranieri, la tutela contro il caporalato e la regolamentazione dei procedimenti giurisdizionali legati all’immigrazione. La Fondazione studi consulenti del lavoro torna sul tema con un nuovo approfondimento, successivo al documento dello scorso 29 ottobre, nel quale si integrano e aggiornano i chiarimenti contenuti sulla base delle novelle apportate in sede di conversione. La Fondazione Studi tiene conto dell’ambito “squisitamente giuslavoristico”, sebbene la norma sia “foriera” di una serie di disposizioni e innovazioni che ricadono anche al di fuori di tale perimetro. Tra i punti salienti, la modifica del comma 2-ter, dell’articolo 22, del D.Lgs. n. 286/1998, così come inserito dall’articolo 1 del D.L. n. 145/2024 con cui è meglio precisata l’ipotesi di irricevibilità della istanza per l’assunzione dello straniero. Ipotesi che si configura se il datore di lavoro ha presentato una precedente richiesta di nulla a osta al lavoro, nel triennio precedente la nuova presentazione e se all’esito della relativa procedura non ha sottoscritto il contratto di soggiorno (art. 5-bis), senza quindi richiamare il procedimento previsto dal comma 2-ter. Il documento fornisce, inoltre, anche chiarimenti sulla scadenza delle istanze e precisazioni sulla quota di ingressi riservata, pari al 40% delle quote complessive, alle lavoratrici e sulle quote stabilite dal Governo anche per il triennio 2026-2028.