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**Mattarella: la continuità con mandato predecessori per attuare Carta e irrobustire Repubblica** (11)
In questo contesto va inserita la consapevolezza che “il Continente africano rappresenta il partner naturale per l’Unione europea: l’altra faccia di una stessa medaglia. Abbiamo bisogno gli uni degli altri. Non comprenderlo adesso ci porterebbe a constatare, fra qualche anno, di essere stati silenziosamente, ma inesorabilmente, relegati alla periferia del pianeta”.
Una visione che rappresenta uno dei lasciti che Sergio Mattarella consegna al suo immediato successore e a quelli che seguiranno nei prossimi decenni, per proseguire in quell’azione di ammodernamento e rafforzamento dell’edificio costituzionale svolta dai vari Presidenti della Repubblica.
E chissà che non trovi seguito anche quell’invito di Segni e Leone, riproposto dall’attuale Capo dello Stato, a riflettere sull’introduzione nella Carta del divieto di rieleggibilità del Capo dello Stato, perché il bis di Giorgio Napolitano resti un’eccezione e non costituisca un precedente, tale da modificare il ruolo presidenziale così come disegnato dai padri costituenti e concretamente esercitato da coloro che si sono succeduti al Quirinale. (di Sergio Amici)COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA