Quel rischio si concretizza all’indomani delle elezioni del 4 marzo 2018, quando, nonostante nel frattempo sia stato approvato un nuovo sistema elettorale, centrodestra, Movimento 5 stelle e Pd non sono in grado da soli di esprimere un Governo e, al tempo stesso, appare difficile ipotizzare alleanze tra forze che appaiono incompatibili.
Mattarella inizia una paziente opera di tessitura, per “ricercare una soluzione che, attraverso un’assunzione di responsabilità”, non renda “vano il voto espresso dai cittadini”, con “lunghe consultazioni” per “individuare, in modo trasparente e lineare, una maggioranza parlamentare” in grado di sostenere un Governo.
Dopo i tentativi affidati ai presidenti del Senato, Elisabetta Casellati, e della Camera, Roberto Fico, di esplorare la possibilità di dar vita ad un’intesa, rispettivamente, tra centrodestra e M5S e tra Pd ed M5S, alla fine sembra che possa nascere un Esecutivo sostenuto da Cinquestelle e Lega.