Napoli, 30 nov. (Labitalia) – “In merito alla manovra, sulle tasse, va detto che 8 miliardi di euro sono pochi: ne servivano di più, ma è comunque un primo passo. Come ha avuto modo di spiegare qualche giorno fa il presidente Bonomi, per le imprese non c’è molto di sostanziale, anzi sono stati adottati provvedimenti che ne minano la crescita, in vista della sfida che ci pone il Pnrr”. Così, con Adnkronos/Labitalia, il presidente di Confindustria Campania, Luigi Traettino.
“Penso -spiega Traettino- al décalage su Transizione 4.0, alla modifica del riallineamento patrimoniale degli asset delle imprese e all’eliminazione del patent box. Tutte iniziative che vanno nella direzione opposta rispetto a quanto ci indica il Pnrr in merito ai temi fondamentali della transizione green e digitale”. Secondo il leader degli industriali campani, nel provvedimento del governo “non c’è molto per giovani e donne e il grosso dei tagli delle tasse viene concesso a fasce sociali che non sono le più deboli. Il clima di instabilità creato dall’incertezza sui bonus poi, genera disagio per le filiere produttive coinvolte e anche una forte componente speculativa sulle materie prime”.
Secondo Traettino, “inoltre, in questa manovra non viene dedicata adeguata attenzione al settore automotive, molto importante per il Paese e fondamentale per la Campania. Un’altra priorità sarebbe stata il taglio del cuneo fiscale. Confindustria aveva proposto una riduzione di 2/3 dei contributi a carico dei lavoratori e di 1/3 a carico delle imprese. In tal modo, si sarebbe avuto un beneficio per tutti, con un innalzamento del netto in busta paga per i lavoratori e un abbattimento del costo del lavoro e un conseguente aumento della competitività per le imprese. E invece si è preferito puntare su altro, come i prepensionamenti e il reddito di cittadinanza. In tal modo sono risultati scontenti sia le imprese che i sindacati”, ha spiegato Traettino.
E il leader degli industriali campani “giudica positivamente anche il super Green Pass e tutte quelle misure che servono a mettere in sicurezza i cittadini e la produzione industriale. Solo così riusciremo a proseguire nel percorso di crescita che l’Italia ha imboccato da tempo e a fronteggiare sia la minaccia del virus che quei seri problemi che stanno interessando tante aziende in molteplici settori, come la carenza e il rincaro delle materie prime e dei semiconduttori”.
Per quanto riguarda l’allarme mondiale sulla nuova variante Omicron Traettino ha sottolineato che “la variante Omicron desta preoccupazione, ma non dobbiamo farci prendere dal panico. Infatti, non abbiamo ancora elementi sufficienti per capire quanto possa incidere sull’andamento della pandemia. Una cosa è certa: dobbiamo procedere spediti nella campagna vaccinale, sia con le terze dosi che con i vaccini da somministrare a quella parte di popolazione che non ha ancora provveduto a immunizzarsi”.