“Io sono testimone vivo della incompatibilità tra Salvatore Riina e Leoluca Bagarella a ogni ipotesi di accordo con i carabinieri”, spiega ancora. E spiega: “Riina non ha fatto alcuna trattativa con Mori”. E si dice anche “certo” che qualcuno ha tradito Riina”. Insomma, questo processo, secondo Cianferoni, “va fermato”. Poi se la prende con “certi uffici di Procura” che “devono smetterla di autoalimentarsi”. E ribadisce che il processo andava celebrato a Caltanissetta “perché i magistrati offesi erano di Palermo, e poi a Caltanissetta non credono alla trattativa” tra Stato e mafia. Cita ancora Riina e lo definisce un “parafulmine”, “va sempre bene”, anche per la trattativa”. Il processo proseguirà lunedì, 21 giugno con le arringhe difensive.