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Le opportunità lavorative per l’assistenza sostengono la silver economy
(Milano 11 novembre 2021) – Milano, 11/11/2021 – C’è uno stretto collegamento tra cambiamenti di tipo demografico e mutamenti economici: l’esistenza di questo legame è particolarmente evidente quando si prende in esame la popolazione di terza età, analizzando allo stesso tempo i suoi dati demografici di riferimento e le caratteristiche della silver economy connessa.
La crescita della popolazione over 65
Il legame tra invecchiamento della popolazione ed economia può essere letto in molti modi: sicuramente, da un lato, può essere valorizzata in negativo la grande assenza o limitatezza di servizi sanitari per anziani o, ancora, la mancata flessibilità del sistema pensionistico; dall’altro lato, invece, può allo stesso tempo essere sottolineata la potenzialità, implicita nella silver economy, di personalizzare e diversificare beni e servizi per tutti gli utenti della terza età.
Quando si parla di silver economy si parla di tutta quell’economia che orbita – in termini di consumo di beni, servizi e prodotti – intorno alla terza età: la percentuale della popolazione che rientra in questa fascia d’età (over 65) è sempre più importante, e non va certo dimenticato che non si sta facendo riferimento a puri numeri, ma – finanziariamente parlando – a soggetti con bisogni e desideri da una parte, e capacità di spesa per la loro realizzazione dall’altra. In sintesi, dunque, l’invecchiamento della popolazione e la crescita del numero di cittadini over 65 ha creato un’autentica forza economica, che ha bisogno di assistenza (a livello pensionistico, sanitario, finanziario) e, allo stesso tempo, una grande capacità di spesa, tale da influenzare il mercato.
L’impatto sul mercato dei cittadini over 65 è segnato chiaramente dai consumi, che in alcuni casi superano enormemente quelli dei cittadini under 30, specie nei settori dell’alimentazione, della casa e della sanità. Aumentano notevolmente le spese degli anziani anche in altri settori, quali internet, sport e cultura, lasciando dunque intendere che la terza età di oggi sia sempre più attiva e dinamica.
Le opportunità lavorative dalla silver economy
La crescita della terza età può raccontare anche una storia diversa, se si presta attenzione, ad esempio, a tutte quelle voci di spesa interne al bilancio di un over 65 (e famiglie congiunte) relative al bisogno di assistenza. Guardando nel dettaglio, una società in cui l’età media si sposta in avanti (passando dai 30 ai 33 anni nel giro di un biennio) è una società in cui il numero di anziani cresce e – in percentuale – aumenta anche il numero di soggetti bisognosi di assistenza.
Una di queste opportunità è quella di investire in corsi per operatori OSA, ad esempio, e cogliere l’occasione per trovare un posto nella silver economy: in questo senso, la scelta di investire in una posizione simile può tradursi in un vantaggio concreto sotto il punto di vista professionale, perché la figura dell’operatore socio assistenziale è e sarà sempre più ricercata non soltanto presso le famiglie private, ma anche presso centri di assistenza diurni, case di cura e cliniche private. Unire questa possibilità di formazione a un’autentica vocazione può garantire un buono sbocco occupazionale nel giro di poco tempo.
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