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Lavoro: Osservatorio Tack Tmi Italy, ecco competenze e 10 ruoli strategici nei prossimi anni
Roma, 16 ott. (Labitalia) – Da qui al 2028 il mercato del lavoro italiano potrebbe richiedere tra i 3,1 e i 3,6 milioni di nuovi occupati. Le competenze green e le digital skill saranno sempre più ricercate, rispettivamente per 2,3 e 2,1 milioni di lavoratori. Per l’insieme dei percorsi Stem potrebbero invece mancare tra 8mila e 17mila giovani. In parallelo, cresce la difficoltà delle imprese nel reperire personale: si è passati dal 26% delle assunzioni per cui non si trovano profili adatti nel 2019, al 42% del 2022, a oltre il 45% lo scorso anno, fino ad arrivare al 49,3% a ottobre 20242. “Il costo del mismatch in Italia è stato stimato in circa 44 miliardi di euro, ovvero il 2,5% del Pil, nel 2023: di fronte a questi dati – commenta Irene Vecchione, amministratore delegato di Tack Tmi Italy (Gi Group Holding) – la formazione si conferma un asset strategico per il rilancio della competitività aziendale in quella che è, a tutti gli effetti, una nuova era delle competenze in cui assistiamo alla rapida obsolescenza di alcune skill, e all’imporsi sul mercato di altre. Per stare al passo, i percorsi di formazione tradizionali non sono più sufficienti. Le aziende non possono più prescindere da un approccio da learning organization e devono investire nello sviluppo del capitale umano interno, prima ancora di guardare all’esterno. Fondamentale è costruire percorsi mirati sui talenti, sulle potenzialità delle persone e sulle esigenze reali dell’impresa”. Per questo Tack Tmi Italy, branch italiana della società di Gi Group Holding che si occupa di Learning & Development, ha mappato dal suo Osservatorio competenze e 10 ruoli in forte sviluppo formativo nei prossimi anni, nei settori verticali a maggior evoluzione della Logistica, Lifescience e Fashion & Luxury. -LOGISTICA +66% di richiesta formativa. L’adozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, i big data, l’automazione e la robotica stanno rivoluzionando il comparto, insieme alla crescente attenzione verso pratiche sostenibili a 360 gradi e alla cybersecurity. I ruoli per cui Tack Tmi Italy ha sviluppato più programmi formativi nel 2024 sono: Manager, Team leader, personale amministrativo e di magazzino, addetti ufficio It e disponenti logistici. L’intero settore – da quanto emerso dall’Osservatorio Tack Tmi Italy – ha confermato come fondamentali per il futuro le skill che riguardano la logistica inversa (ovvero la gestione efficiente dei processi di restituzione dei prodotti, riciclo e smaltimento), l’internet of things (IoT), la conoscenza dei sistemi di gestione e ottimizzazione magazzino/tragitti e le skill tecnologiche avanzate (big data e cybersecurity). Tra le competenze soft, comunicazione efficace e feedback, gestione della diversità e inclusione, flessibilità e adattabilità, leadership e change mindset orientato a sostenibilità e sicurezza, per facilitare il cambiamento organizzativo. I tre ruoli più strategici da formare per i prossimi anni sono: Supply Chain Manager, si occupa della gestione sostenibile delle relazioni con fornitori e clienti, garantisce operazioni efficienti, rispettose dell’ambiente e delle normative; Esperto di trasformazione digitale integrata, è responsabile dell’implementazione e integrazione di tecnologie innovative (come IoT e Ai) e dei sistemi avanzati di gestione del magazzino; Autisti, rappresentano una componente essenziale delle operazioni logistiche, in particolare in Italia, dove la movimentazione merci avviene prevalentemente su strada. -LIFESCIENCE +65% di richiesta formativa. L’innovazione terapeutica e la digitalizzazione – dall’Ai alla Blockchain, dai Data lake ai wearable, dalla realtà aumentata e virtuale alle terapie digitali – stanno trasformando il modo in cui vengono sviluppati e distribuiti i prodotti, portando a una forte evoluzione delle competenze in R&D e creando catene di approvvigionamento più flessibili e processi produttivi più snelli. Senza dimenticare la collaborazione con l’ecosistema sanitario per intercettare le esigenze e rispondere efficacemente alle prossime sfide globali in modo sostenibile e responsabile. Dall’inizio dell’anno, Tack Tmi Italy ha formato principalmente figure come Area Field Force Manager, Production Manager e Team Leader su digital skill e, soprattutto per chi interagisce con la classe medica, su competenze di change management, project management e collaborazione interfunzionale, sostenibilità e responsabilità sociale. I quattro ruoli più strategici da formare per i prossimi anni sono: Ruoli che operano come consulenti aziendali esperti per la classe medica (Isf) o strutture ospedaliere e farmacie (Sales) che oggi necessitano di acquisire maggiori competenze digitali e un approccio multichannel; Ai Engineer, sviluppa e impiega l’Ai per l’analisi dei Big Data a supporto della diagnosi precoce e della ricerca clinica; Supply Business Analyst, assicura i processi di raccolta, analisi ed elaborazione dati relativi alla Supply Chain, utilizzando software avanzati e tecnologie 4.0; Big Data Analyst, raccoglie dati da più fonti e data warehouse aziendali, li analizza e li interpreta per estrarre informazioni e insight utili a indirizzare le decisioni di business e a disegnare strategie. -OPERATION NEL SETTORE FASHION & LUXURY +62% di richiesta formativa. Nell’ambito di una crescente attenzione alla sostenibilità integrata e alla personalizzazione dei prodotti, le maison puntano sempre più a creare una cultura aziendale distintiva, promuovendo la crescita interna e minimizzando la dipendenza da risorse esterne. Questo implica la formazione e la promozione dei dipendenti dall’operatività a ruoli strategici, creando delle vere e proprie ‘scuole di mestiere’, fondamentali per la trasmissione del know-how e per i percorsi di upskilling dedicati ai nuovi artigiani, al fine di tramandare l’arte e il savoir-faire dai maestri. Nel 2024 gli interventi formativi di Tack Tmi Italy hanno riguardato principalmente figure come Team Leader, Operatori polivalenti, modellisti e prototipisti e Middle Manager, con l’obiettivo di sviluppare le skill più richieste oggi dal settore, tra cui spiccano le competenze tecniche e trasversali per gli artigiani e le competenze soft di people management e sviluppo di trust per i manager, con attenzione anche a temi corporate come la Diversity&Inclusion e il mindset sostenibile a tutti i livelli. I primi tre ruoli sono anche i più strategici da formare per i prossimi anni sono: Team Leader, coordina team multidisciplinari, garantendo coesione e innovazione. La sua importanza è cresciuta con l’aumento della complessità dei progetti e della necessità di una gestione efficiente delle risorse soprattutto nei reparti produttivi; Operatori polivalenti, figure nuove di produzione che conoscono l’intero processo, capaci di lavorare tanto nelle postazioni di preparazione quanto in assemblaggio e cucitura; Modellisti e prototipisti, figure fondamentali per mantenere alta la qualità e l’unicità dei prodotti di lusso e con l’avvento della customization e della produzione sostenibile, il ruolo si è evoluto verso una maggiore integrazione con le nuove tecnologie. “Programmi di reskilling e formazione pratica, come ad esempio la guida sicura e sostenibile, in ambito logistico, apprendimento esperienziale insieme a coaching e mentoring per il Lifescience, design completo del percorso delle scuole di mestiere compreso il training ai trainer per le Operation nel settore Fashion&Luxury, sono alcuni esempi delle metodologie verticali che abbiamo progettato e implementato”, spiega Irene Vecchione. “L’obiettivo è rispondere alle esigenze delle singole aziende in modo mirato per mantenere salda la loro identità e leadership nel settore, ma, allo stesso tempo, riuscire ad evolversi coerentemente con i trend che stanno ridefinendo ruoli e competenze”, aggiunge. “Guardando al futuro, possiamo confermare che il continous learning resta la chiave per trasformare le sfide in opportunità e non solo adeguare, ma anche anticipare esigenze e vision di un mercato in trasformazione costante, riuscendo al tempo stesso a mantenere organizzazioni centrate sulle persone e sul loro sviluppo, in una piena e autentica partnership con la tecnologia e l’intelligenza artificiale”, conclude.