La Spezia, 08 settembre 2022 – Quattro container di 12 metri lineari per raccontare quasi 170 anni di storia, un presente d’eccellenza e un futuro all’insegna dell’innovazione sostenibile di una delle icone italiane della nautica mondiale, celebrata in tutto il mondo: questa è la sfida lanciata da Baglietto ai più giovani e brillanti architetti di tutto il mondo. Una sfida complicata, non tanto per la limitazione spaziale, quanto per la concettualizzazione di una linea narrativa tanto articolata, in cui l’aspetto esperienziale sia il comune denominatore. Una concettualizzazione, pertanto, che porta il Nautical Micro Museum Baglietto lontano dalla semplice logica archivistica ed espositiva che caratterizza gran parte dei musei d’impresa. Anche la scelta dei container non è casuale. Così come l’azienda è in moto perpetuo per quanto riguarda l’innovazione tecnologica e stilistica, anche la “casa” che ne ospita la memoria e la visione, deve potersi muovere e raggiungere agevolmente i quattro angoli del pianeta, esattamente come le imbarcazioni che costruisce.
Il progetto ha visto la partecipazione di giovani architetti di tutto il mondo e i premi prevedevano 3 vincitori, 2 gold mention e 10 mention.
Il giovane vincitore è stato proclamato il 17 giugno e si tratta di Boris Hilderal, fondatore e anima creativa dello studio francese Zecler, con un progetto di grande impatto scenografico, esperienziale e immersivo.
“All’orizzonte. Sull’acqua. Oltre il processo tecnico è stato il piacere offerto dall’architettura navale a guidarci in questo progetto. Emozione e curiosità, una nuova consapevolezza e comprensione sono apparse al centro del nostro approccio. Completato dalla forza immersiva delle istallazione audiovisive e di una scenografia che stabilisce un dialogo costante con il qui e l’altrove”, ha sottolineato Hilderal a margine della sua presentazione vincente.
“Questa iniziativa dall’alto valore culturale e sociale – commenta Diego Michele Deprati, CEO Baglietto – è per me grande motivo di orgoglio: la storia ultracentenaria del nostro cantiere è un patrimonio non solo della nostra azienda ma, penso di poter affermare senza timore di smentita, dell’intero Paese. Con questa iniziativa, che rientra in un percorso più generale di recupero e valorizzazione della nostra heritage, già avviato con il lancio della nuova campagna istituzionale, vogliamo avvicinare, non solo chi già ci conosce e ci segue con interesse, ma anche, e soprattutto, i giovani ai quali abbiamo dedicato il concorso. Passato, presente e futuro si danno idealmente la mano legati da uno spirito immutato di passione, innovazione e sguardo sul domani”.
Fra i più longevi e gloriosi cantieri navali al mondo, Baglietto vanta un vasto patrimonio storico risultato di oltre un secolo e mezzo di costruzioni navali. Registri, fotografie, disegni, brevetti e affascinantissimi modelli nelle più differenti scale, sono solo alcune delle numerose tipologie di reperti che compongono gli archivi Baglietto. La cura dei disegni a mano, la grana delle fotografie d’epoca, la perizia delle rappresentazioni, l’unicità di tecniche di modellazione ormai abbandonate, rendono l’archivio di Baglietto un insieme di elementi unici, iconici e preziosi al pari delle imbarcazioni per le quali sono stati creati. Un archivio unico al mondo: un archivio che oggi chiede di essere rivelato e valorizzato.
“Abbiamo scelto di coinvolgere giovani architetti – commenta Raffaella Daino, Head of Marketing e Communication Baglietto – perché immaginiamo questa “exhibition” itinerante come uno spazio multimediale dove i progettisti hanno potuto adottare le più differenti strategie narrative. Attraverso le più moderne tecniche di “edutainment” e al fine di delineare uno storytelling fortemente esperienziale. In tal senso, i giovani progettisti di Zecler hanno saputo superare anche le nostre più ambiziose aspettative”.