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La casa intelligente dall’IoT alla domotica richiede responsabilità culturale per la propria sicurezza

Di Redazione |

(Londra 25 febbraio 2022 ) – “Il mondo iperconnesso della smart home – secondo l’esperto di sicurezza informatica Pierguido Iezzi, di Swascan- impone un approccio alla sicurezza differente. I rischi cyber sono maggiori rispetto ad un contesto tradizionale. L’interconnessione continua tra gli oggetti e la loro eterogeneità rende questo insieme di macchine intelligenti una perfetta occasione per potenziali criminali informatici per lanciare un attacco”

“Il mondo IoT si è ormai trasformato in Internet of Everything – IoE – secondo Pierguido Iezzi, Ceo di Swascan, l’azienda Cyber di “cacciatori” di vulnerabilità– oggetti eterogenei tra loro interconnessi e interoperabili. Sistemi che hanno lo scopo e obiettivo di elaborare dati per garantire un servizio più efficace al consumatore. Quando parliamo di smart home, dobbiamo tenere in considerazione che questi sistemi hanno un ciclo di vita estremamente complesso ed eterogeneo. Sono il prodotto di una catena di fornitura lunga e a volte non sempre sicura. Maggiore è la complessità e l’interconnessione del prodotto finale, maggiore sarà la possibilità che questo presenti una falla.

I vari standard, normative e direttive per il mondo IoT – tutt’ora non uniformi nel mondo – hanno cercato di rendere la sicurezza integrata nei dispositivi una base di partenza. Ma il produrre un oggetto sicuro oggi ha poco valore, purtroppo. Per rendere le Smart home sicure c’è bisogno di fare “future proofing”: assicurarsi che anche a distanza di anni questi oggetti siano a prova di Criminal Hacker. Come? Rendendo questi dispositivi capaci di identificare le anomalie, assicurandosi che siamo sempre aggiornati automaticamente e accorpando a questo mondo ad un sistema di monitoraggio continuo gestito da esperti.”

Le vulnerabilità di cui spesso sentiamo parlare infatti (che siano telecamere o assistenti vocali) sono frutto di una mancanza di monitoraggio e di un’assenza di rigorosi aggiornamenti. Se nei prossimi anni questi strumenti IoT saranno veramente parte integrante delle nostre case, è necessario che vengano messe in piedi misure coerenti e mirate per assicurarsi che non diventino il punto debole del cuore delle nostre abitazioni.

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