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Kaspersky: i gap di cybersecurity rendono le aziende italiane vulnerabili alle minacce IA
– Nello studio “Cyber defense & AI: sono pronte le aziende a proteggersi?”, Kaspersky ha raccolto le opinioni di professionisti in ambito IT Security e Information Security di PMI e grandi aziende italiane. I risultati evidenziano una crescente preoccupazione da parte delle aziende italiane riguardo alle minacce informatiche legate all’intelligenza artificiale, con il 29% degli intervistati che riconosce di avere notevoli gap nella sicurezza informatica. Inoltre, la ricerca approfondisce le barriere che ostacolano un’efficace cybersecurity e le gravi conseguenze derivanti da un mancato adattamento delle aziende.
Nonostante la consapevolezza dei rischi, le aziende si trovano ad affrontare molti ostacoli nella costruzione di una solida sicurezza informatica. Secondo la ricerca, il 43% delle imprese italiane indica come una problematica significativa la mancanza di formazione specifica sulla cybersecurity legata all’intelligenza artificiale per i propri dipendenti. Un altro fattore critico è la carenza di esperti InfoSec qualificati, segnalata dal 39% degli intervistati, che lascia le aziende vulnerabili ad attacchi sempre più sofisticati. Inoltre, il 33% ammette di non disporre di nuove soluzioni di cybersecurity basate sull’AI, il 31% evidenzia la complessità della gestione delle infrastrutture di cybersecurity, rendendo più difficile anticipare gli aggressori, e il 30% fatica a ottenere informazioni aggiornate da esperti esterni sull’evoluzione del panorama delle minacce IA.
Le conseguenze di un mancato adeguamento sono gravi e di ampia portata. Il danno reputazionale è una preoccupazione principale: più della metà (57%) degli intervistati italiani temono ripercussioni a lungo termine in seguito a eventuali attacchi informatici basati sull’AI. Il 53% ritiene che la mancanza di preparazione possa causare fughe di dati riservati, il 41% prevede una perdita di fiducia da parte dei clienti e il 34% significative ripercussioni finanziarie, tra cui cali del valore azionario e la riduzione delle opportunità di business. Sanzioni finanziarie (32%), cause legali (22%), il ritiro degli investitori (14%) e, in casi estremi, la chiusura parziale dell’attività (12%) sono le altre possibili conseguenze.
“L’aumento dei cyberattacchi basati sull’intelligenza artificiale segna un punto di svolta nel panorama della cybersecurity. Le aziende devono agire subito per rafforzare le proprie difese, investendo in strumenti basati sull’AI, nella formazione dei dipendenti e sviluppando controlli di cybersecurity specifici per i prodotti e servizi con intelligenza artificiale. Il mancato adeguamento a queste nuove sfide potrebbe causare danni significativi, sia dal punto di vista finanziario che operativo e reputazionale. In questa nuova era di minacce informatiche, essere preparati non è più una scelta, ma una necessità”, ha dichiaratoAlexey Vovk, Information Security Director di Kaspersky.
Per proteggere l’azienda dalle minacce informatiche basate sull’intelligenza artificiale, Kaspersky consiglia di:
Kaspersky AI Technology Research
Kaspersky AI Technology Research utilizza dati e gli algoritmi di intelligenza artificiale per individuare minacce informatiche, tra cui malware, phishing, spam e attacchi mirati, contribuendo al rilevamento di oltre 411.000 oggetti dannosi al giorno.
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