Roma, 16 giu. È stata siglata oggi dal direttore regionale della Lombardia Giovanni Di Monde e dal direttore del coordinamento metropolitano di Milano Michele Salomone con tutte le Caritas diocesane della Lombardia, guidate da Luciano Gualzetti, la convenzione “Inps per tutti, Rete agile di Welfare”. Obiettivo della convenzione è quello di estendere a tutto il territorio della Lombardia il progetto “Inps per tutti”, avviato dall’Istituto nel 2019 per favorire l’accesso alle prestazioni Inps da parte di chi, pur avendone potenzialmente diritto, ha difficoltà a fruirne a causa del contesto di emarginazione o della condizione di fragilità economica, sociale e familiare in cui vive.
Il progetto “Inps per tutti” nasce nel 2019 dalla volontà di essere vicini a chi è in difficoltà e di facilitare l’accesso ai servizi erogati dall’Inps, con l’obiettivo di favorire l’integrazione sociale, rimuovere gli ostacoli che impediscono l’accesso alle prestazioni assistenziali e previdenziali, tutelare i bisogni sociali ed economici del singolo e delle famiglie e creare isole di accoglienza e comunicazione. In particolare “Inps per tutti” si rivolge a singoli, famiglie senza tetto o senza fissa dimora e a tutti coloro che si trovano in situazioni di grave difficoltà economica e personale, per intercettare i loro bisogni inespressi ed evitare che siano esclusi dalle misure di sostegno che gli spettano.
Il progetto, infatti, ha consentito la verifica e quindi l’accesso a Reddito/Pensione di cittadinanza, Assegno familiare dei Comuni, Assegno di maternità dei Comuni, Bonus bebè, Premio nascita, Bonus Asilo nido, Naspi, Assegno sociale, Invalidità civile. La cerimonia si è svolta a margine del dibattito “Sinergie di solidarietà per una rinascita comune”, alla presenza del presidente Inps Pasquale Tridico, del ministro dei beni culturali Dario Franceschini, del sindaco di Milano Giuseppe Sala, dell’assessore alla famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità della regione Lombardia Alessandra Locatelli e del vicario generale dell’arcidiocesi di Milano Franco Agnesi, anche in occasione dell’inaugurazione della nuova sede della Direzione regionale Lombardia e della Direzione di coordinamento metropolitano di Milano presso lo storico Palazzo Missori, in piazza Missori a Milano.
La decisione di riutilizzare ai fini istituzionali il Palazzo storico nato come sede dell’Istituto nel 1931 e progettato dall’architetto Marcello Piacentini, rappresenta il più importante intervento degli ultimi anni nell’ambito della gestione del patrimonio immobiliare in Lombardia. “Riaprire in questo momento Palazzo Missori, ora restaurato e riorganizzato per gli uffici Inps di Lombardia e Milano, ha un significato simbolico di fiducia nella ripresa e rispetto del nostro patrimonio culturale. Ma anche il significato concreto della centralità del welfare e del supporto alla società. Ripartiamo qui oggi dunque da qui per il rilancio del progetto Inps per tutti, dedicato a raggiungere le persone più fragili e svantaggiate attraverso il supporto del terzo settore. È nostro dovere raggiungere le persone più fragili e svantaggiate che avrebbero diritto a sussidi che non sanno neanche di poter chiedere. Le sinergie di solidarietà come questa aiuteranno una vera ripresa che cerchi di fare tutto il possibile per non lasciare indietro nessuno” ha dichiarato il presidente dell’Inps Pasquale Tridico.
L’intervento di riqualificazione funzionale dello stabile si inserisce in un percorso di razionalizzazione delle risorse strumentali dell’Istituto che la Direzione regionale Lombardia ha avviato e intensificato nel corso dell’anno 2020 con il principale obiettivo di valorizzare gli stabili di proprietà e renderli funzionali all’allocazione degli uffici. Le opere di restauro hanno interessato in particolare il salone pubblico al piano terra, oggi ridenominato Sala Italia, la monumentale scala elicoidale, gli uffici e le sale di rappresentanza del piano primo. I notevoli risparmi che si conseguiranno in termini di costi di locazione e spese di gestione, di circa 2,2 milioni di euro/anno, consentiranno di recuperare i costi sostenuti per i lavori e il finanziamento di ulteriori interventi necessari per ripristinare e mantenere l’elevato livello di prestigio artistico dello stabile, restituito alla città di Milano nella sua originaria magnificenza.