Infortuni, Calderone: “Anche una sola morte è troppo, impegnati con aumento ispettori”

Di Redazione / 15 Ottobre 2024

Roma, 15 ott. (Adnkronos/Labitalia) – “Stiamo facendo molto sul tema della sicurezza sul lavoro: è evidente che quando si parla di morti sul lavoro anche una sola morte è troppo e credo che sia importante sottolinearlo. Gli interventi che stiamo portando avanti attengono ad una serie di necessità e di presidi che sono indispensabili, come l’aumento degli ispettori”. Lo ha detto la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Elvira Calderone, intervenendo all’evento ‘Lavoro sostenibile: un nuovo modello per imprese, sindacati e politica’, organizzato su iniziativa del dipartimento Lavoro di Forza Italia e tenutosi presso l’istituto Luigi Sturzo di Roma. “Abbiamo scelto anche di sbloccare i ruoli ispettivi di Inps e Inail per valorizzare quelle forme di vigilanza in cui è necessario attingere a delle competenze specifiche come, nel caso dell’Inail, la capacità di costruire un percorso di aderenza del rischio alla tariffa dei premi pagata dalle aziende. È un concetto che sembra difficile -ha aggiunto la ministra – ma è estremamente importante, perché nella valutazione del premio c’è anche la valutazione della pericolosità di un’attività e, quindi, la necessità di individuare gli strumenti corretti per contrastare le situazioni in cui si possono creare dei pericoli. Tanto si deve fare sul fronte della comunicazione e dell’informazione. Non è un caso che abbiamo scelto di mettere in sicurezza le nostre scuole, assicurando all’Inail il personale scolastico, non scolastico e soprattutto gli studenti”. “Puntiamo sugli studenti perché possano essere destinatari di una campagna di sensibilizzazione, di informazione e di formazione sui temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro -ha proseguito Calderone – Lavoro sicuro vuol dire vita sicura, e vita sicura vuol dire avere attenzione ai pericoli che si annidano in tutte le nostre realtà, comprese le nostre case”. E’ relativo all’edilizia un altro intervento importante, come spiega la ministra: “Per qualificare le aziende in un comparto importante come quello dell’edilizia è partita il 1° ottobre la patente a crediti. Abbiamo attuato una norma che era nel nostro ordinamento dal 2008 e lo abbiamo fatto di concerto e ascoltando le parti sociali, che io convocherò a breve per un primo bilancio relativo alle adesioni alla patente a crediti”, ha sottolineato. “Ad oggi abbiamo circa 400.000 aziende che sono già entrate nel circuito della patente a crediti -ha aggiunto la ministra del Lavoro – Le accompagneremo durante questo percorso per valorizzare il necessario step di attenzione sulla qualificazione e sugli elementi aggiuntivi legati alla capacità dell’impresa di costruire autonomamente dei percorsi di sicurezza che vanno oltre le previsioni normative e che attengono al tema molto più ampio, e che si trattava in questo convegno, della sostenibilità sociale, ambientale, organizzativa e procedurale”. “Abbiamo lavorato anche sul fronte del contrasto al lavoro nero, al lavoro sommerso e al caporalato. Come previsto nell’ultimo decreto immigrazione, le vittime di caporalato che denunciano casi di sfruttamento e di caporalato hanno accesso ad un sistema di protezione che riconosce oltre all’assegno di inclusione e ai permessi di soggiorno la possibilità di entrare in un circuito pubblico che incrocia domanda e offerta di lavoro per aiutare queste persone a ritrovare una dimensione lavorativa di serenità”, ha concluso.

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