Ia, Angi: “Futuro sta bussando alle porte, italiani pronti a partire”

Di Redazione / 23 Ottobre 2024

Roma, 23 ott. “L’indagine demoscopica realizzata da Lab21.01 e Angi Ricerche per la terza edizione del festival del Metaverso mostra risultati sorprendenti. Immaginate un mondo dove la linea tra realtà e virtuale si sfuma, dove l’intelligenza artificiale (Ia) è il vostro assistente personale e la realtà virtuale (Rv) vi permette di esplorare luoghi impossibili. Fantascienza? No, è il futuro che sta bussando alle porte dell’Italia, e gli italiani sono pronti ad aprire”. Così Roberto Baldassari Direttore Comitato Scientifico Angi intervenuto in n occasione della Terza edizione del’AI&VR Festival Multiverse World, il Festival dedicato al mondo del Metaverso e a tutto l’universo della comunicazione digitale, oggi a Torino nella prestigiosa cornice del Museo Nazionale del Cinema, un grande e prestigioso evento organizzato da Angi Associazione Nazionale Giovani Innovatori alla presenza dei più grandi players del settore e ai rappresentanti delle istituzioni intervenuti in un confronto attivo sulle nuove sfide del mondo del big-tech.

Il 77% degli italiani crede che l’Ia, sottolinea Baldassari, “avrà un impatto significativo sulla nostra vita, con quasi la metà (47,6%) convinta che influenzerà in egual misura sia la vita privata che il lavoro.Il 19,2% degli italiani vede l’Ia come il perfetto assistente virtuale per i dipendenti, mentre il 23,2% la immagina rivoluzionare l’automazione dei processi produttivi. Ma attenzione: con grandi poteri arrivano grandi responsabilità. Il 35,9% degli italiani è preoccupato per la potenziale perdita di posti di lavoro, mentre il 33,8% teme per la propria privacy. La sfida? Trovare l’equilibrio tra innovazione e tutela dei diritti”.

“Il 52,4% degli italiani crede che l’Ia possa migliorare diagnosi e trattamenti. Immaginate di avere un “dottore” sempre disponibile, capace di analizzare i vostri dati sanitari in tempo reale e prevenire problemi prima che si manifestino. E ancora, il 51,3% degli italiani vede l’IA come uno strumento per fornire piani di studio personalizzati. Immaginate un’istruzione su misura, dove ogni studente può apprendere al proprio ritmo, con lezioni adattate alle proprie esigenze e interessi. Quando pensate alla RV, vi viene in mente solo il gaming? Ripensateci! Mentre il 49,2% vede il settore dei videogiochi come il principale campo di applicazione, c’è molto di più. Il 72,9% degli italiani crede che la Rv permetterà riunioni immersive a distanza. Immaginate di “incontrare” i vostri colleghi in una sala riunioni virtuale, discutendo progetti come se foste tutti nello stesso luogo”, sottolinea.

E non è tutto: il 25,4%, aggiunge, “vede un grande potenziale nel turismo virtuale. Volete esplorare le piramidi d’Egitto durante la pausa pranzo? Con la RV, potrebbe diventare realtà – continua – Il 30,2% degli italiani teme la perdita di connessione con il mondo reale, mentre il 29,4% è preoccupato per la potenziale dipendenza da esperienze virtuali. La chiave? Usare queste tecnologie come strumenti per migliorare la nostra vita, non per sostituirla. Con il 42,6% degli italiani che crede che le aziende debbano investire in Ia e robotica, è chiaro che il futuro digitale dell’Italia è già in movimento. La domanda non è ‘se’ queste tecnologie cambieranno il nostro modo di vivere e lavorare, ma ‘come’ lo faranno”.

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