Roma, 11 mar. “Proprio mentre il mondo intero guardava con preoccupazione gli sviluppi della crisi in Ucraina, il 2 marzo il governo Draghi emanava un nuovo Dpcm per rendere eterno o quasi il Green Pass, nel silenzio generale e tenendo all’oscuro il Parlamento”. Lo affermano i parlamentari di Alternativa. “Finito in Gazzetta Ufficiale due giorni dopo – spiegano – il dpcm emanato da Palazzo Chigi per aggiornare le modalità di verifica dell’obbligo vaccinale e della carta verde, stabilisce che una volta effettuata la dose di richiamo, si avrà accesso a un pass della durata di 540 giorni, al termine dei quali ne sarà generato un secondo per altri 540 di validità.
“In totale, la bellezza di 1.080 giorni, quasi 3 anni. Ma non è tutto: nel testo non c’è traccia di clausole in grado di disinnescare questi rinnovi automatici che, quindi, sulla carta potrebbero continuare in eterno. A parole il sultano del Draghistan blandisce gli italiani, esasperati da questa oppressione permanente, promettendo allentamenti e riaperture con l’arrivo della primavera, nei fatti rende eterno questo diabolico strumento di discriminazione non basato su presupposti scientifici e che ha ampiamente dimostrato di non avere alcuna valenza nell’arrestare i contagi”.
“Mentre nel resto d’Europa e del mondo si dice addio al certificato virtuale permettendo ai cittadini di tornare alla vita di prima, convivendo con un virus che si è endemizzato, in Italia vogliono farci vivere in un’emergenza permanente con un Green pass permanente. Draghi e il suo infido scudiero Speranza devono venire in Parlamento a metterci la faccia, perché si tratta di un tema sul quale non accettiamo che facciano di testa loro continuando a vessare gli italiani”.