Roma, 26 nov. (Labitalia) – Oltre 60 mila addetti tra impiegati diretti e indotto, più di 6.200 imprese, per lo più pmi di tradizione familiare, con oltre 30 anni di attività alle spalle, 750 milioni di euro di fatturato diretto annuo. Sono i numeri che danno l’identikit del settore del gioco senza vincita in denaro, il mondo di persone, professioni e competenze che c’è dietro biliardini, videogiochi, giostrine.
Il settore del puro amusement ha registrato negli ultimi due anni una perdita di fatturato del 95% per via della pandemia ed è in via di definizione una regolamentazione cruciale.
Per fare il punto della situazione le principali associazioni di settore (Federamusement-Confesercenti, Consorzio Fee, Sapar, New Asgi Italia, Acmi, Anbi, Astro, Anesv) il 2 dicembre a Roma, dalle 10.30, presso Palazzo Falletti, Via Panisperna 207 – organizzano gli stati generali dell’amusement, coinvolgendo nel convegno “Il gioco senza vincita in denaro, evoluzione di un settore in Italia e in Europa” i principali protagonisti del comparto, italiani ed europei.