Carbis Bay, 13 giu. “Il tema politico dominante è stato quale atteggiamento debba avere il G7 nei confronti della Cina e in generale di tutte le autocrazie, che usano la disinformazione, i social media, fermano gli aerei in volo, rapiscono, uccidono, non rispettano i diritti umani, usano il lavoro forzato. Tutti questi temi di risentimento nei confronti delle autocrazie sono stati toccati e condivisi. In questo senso è stato un vertice realistico: c’era contentezza per l’economia ma non si sono persi di vista i problemi”. Lo dice il premier Mario Draghi, in conferenza stampa al termine del G7 in Cornovaglia.
“Sulla Cina si è scritto tanto della nostra posizione, si è parlato di divisioni ma io credo che il comunicato rifletta la posizione nostra ma quella di tutti in particolare rispetto alla Cina e alle altre autocrazie”. Per Draghi, su questo, “è fondamentale essere franchi, l’ho già detto in altre occasioni, bisogna essere franchi sulle cose che non condividiamo. Biden a un certo punto ha detto che il silenzio è complicità”.
“Nessuno disputa il fatto che Cina abbia diritto ad essere una grande economia come le altre – dice ancora il premier – Quello che è stato messo in discussione sono i modi che utilizza, anche con le detenzioni coercitive. E’ un’autocrazia che non aderisce alle regole multilaterali, non condivide la stessa visione del mondo delle democrazie”.