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Furto banche dati: inquirenti, ‘indagine solo all’inizio, enorme mole dati’

Di Redazione |

Milano, 4 nov. “L’indagine è solo all’inizio. La mole di dati acquisiti attraverso le perquisizioni negli uffici di via Pattari a Milano”, mentre si attende l’acquisizione del server in Lituania e della rogatoria per ottenere i dati presenti in un altro ‘archivio informatico’ in Inghilterra, “fa sì che questa indagine richiederà ancora molto tempo e molta fatica per delineare i contorni di questa vicenda allarmante”. Lo spiegano gli inquirenti milanesi impegnati, ormai da giorni, a mettere ordine nella quantità sconfinata di informazioni che la presunta associazione a delinquere che si muoveva intorno alla società di investigazioni Equalize ha raccolto in modo illecito, attraverso l’accesso a banche dati riservate.

Un gruppo, quello con sede a pochi passi dal Duomo, che tira in ballo presunti contatti con i servizi segreti, ma nell’inchiesta della Dda di Milano “non risulta che agenti dei servizi segreti si siano rivolti alla rete di via Pattari” guidata dall’ex super poliziotto Carmine Gallo, agli arresti domiciliari dal 25 ottobre scorso. La rete si sarebbe servita di più agenti delle forze dell’ordine infedeli, almeno sette quelli indagati e altri in via di identificazione, una “squadra infedele” che dietro pagamento avrebbe elargito informazioni riservate per un mercato ‘clandestino’ che aveva come obiettivo quello di creare report illeciti o falsi su commissione.

La mole di informazioni che riempiva uffici e garage del gruppo riconducibile a via Pattari è ora nelle mani degli uomini della Dda di Milano – l’inchiesta vede impegnata anche la Direzione nazionale antimafia – ma ci vorranno diverse persone e tanti giorni per riuscire a mettere ordine tra i documenti sequestrati.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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