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Furto banche dati: avvocati Milano, ‘basta favorire gogna con intercettazioni estranee’

Di Redazione |

Milano, 7 nov. La Camera penale di Milano “stigmatizza” la pubblicazione di intercettazioni telefoniche “chiaramente estranee alle imputazioni contestate e in alcuni casi riguardanti soggetti nemmeno coinvolti dall’indagine” sul dossieraggio illecito. “Vengono disattese le disposizioni introdotte con la legge 114/2024, violato il divieto di pubblicazione sancito e vanificato il lavoro di selezione operato dal gip, volto a inserire nel proprio provvedimento solo le conversazioni rilevanti e ad escludere i dati personali dei soggetti diversi dalle parti”.

Il direttivo degli avvocati di Milano parla di “cortocircuito” generato dalla pubblicazione di atti segreti che diventa “strumento per alimentare gogne pubbliche”.

Sul terreno “resteranno gli strascichi e i condizionamenti che il processo mediatico, condotto senza garanzie e regole, eserciterà sulle delicatissime dinamiche del processo vero, quello che va celebrato nelle aule di giustizia. Purtroppo non ci aspettiamo che il quotidiano stillicidio s’interrompa. Almeno, però ci venga risparmiata la retorica dell’informazione che castiga gli spioni, perché in questa vicenda – conclude la nota della Camera penale di Milano – i ruoli tendono a confondersi”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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