Milano, 19 lug. “Non c’è prova di nessun fatto rilevante in questo processo. Gli imputati che hanno patito un processo lungo 7 anni hanno diritto di vedere cessare immediatamente questa situazione che in questo momento è contra legem rispetto alle indicazioni di regolarità formale del processo, di economia processuale, di durata ragionevole. Il processo non è la sperimentazione della dialettica delle parti”, ma si deve muovere nei binari corretti e per questo il sul procedimento Eni-Nigeria deve esserci la parola fine. E’ il passaggio conclusivo con cui il pg di Milano celestina Gravina ha rinunciato all’appello contro tutti gli imputati, già assolti in primo grado.