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Energia: italiani ed elettrificazione, promossa per ambiente e clima

Di Redazione |

In un mondo sempre più carbon free, il passaggio verso l’elettrificazione, concetto che intende il processo di sostituzione delle tecnologie che utilizzano combustibili fossili (carbone, petrolio, gas) con tecnologie che impiegano l’elettricità è sempre più vicino e concreto. Aumentano e diventano più accessibili le soluzioni che si ‘muovono’ con energia elettrica da fonti rinnovabili: dalle auto private al riscaldamento domestico, dai bus delle flotte pubbliche agli impianti fotovoltaici per l’autoproduzione nelle imprese. Un insieme di tecnologie disegnerà la nuova mobilità, le smart city e le aziende del futuro, una trasformazione spinta da un mix di rinnovabili (eolico, idroelettrico, solare, geotermico, ecc.), uso efficiente dell’energia e digitalizzazione. Per arrivare alla neutralità climatica al 2050, obiettivo di tutto il Vecchio Continente. Il sondaggio ‘L’opinione degli italiani sull’elettrificazione’ realizzato da Adnkronos con Emg, per il quale sono state effettuate 800 interviste su un campione rappresentativo della popolazione italiana tra i 18 e i 65 anni, vuole indagare proprio la conoscenza degli italiani sul tema. In prima battuta, l’indagine rileva che il 18% degli italiani conosce l’elettrificazione in modo diretto, in modo ‘suggerito’ (cioè dopo la descrizione) il 41%: nel complesso, quindi, non c’è una diffusa consapevolezza dell’argomento”. Ciò che emerge dal sondaggio è che per gli italiani i benefici dell’elettrificazione sono principalmente legati al benessere per l’ambiente sia per la riduzione delle emissioni (36%), che comporta un miglioramento dell’aria in città (25%), sia per la lotta al climate change (33%), vera sfida del presente e del futuro. Benefici attesi anche sul fronte dei costi della bolletta (22%), di una maggiore efficienza energetica (19%) e della sicurezza energetica (12%). E c’è anche chi si attende, da questo processo di elettrificazione, la creazione di nuovi posti di lavoro (9%). Nonostante ciò, costi eccessivi (47%) e tempi lunghi di sviluppo (30%), sono visti come un potenziale freno all’elettrificazione. Inoltre, quello che spaventa una significativa parte degli italiani (35%) è che l’aumento dell’utilizzo dell’elettricità portato da questo processo produrrà un aumento dei costi energetici. Il forte legame tra il processo di elettrificazione e l’ambiente fa sì che il 55% degli intervistati consideri coerente l’elettrificazione con il passaggio a fonti energetiche rinnovabili, e il 70% consideri molto o abbastanza importante il ruolo delle energie rinnovabili in questa transizione. Per gli italiani le aziende (63%), più che le famiglie (47%), dovrebbero farsi carico degli investimenti volti a un migliore uso dell’energia. Tuttavia un terzo del campione ritiene che al momento ci siano altre priorità. Gli intervistati indicano diverse soluzioni che possono concorrere ad un adeguato risparmio: la produzione attraverso fonti rinnovabili (36% – una direzione verso la quale l’Italia si sta muovendo con impegno anche grazie alle risorse destinate al settore dal Pnrr), la ricerca di forme alternative di energia (31%), gli incentivi per gli investimenti in sistemi energetici a basso consumo (28%), favorire comportamenti sempre più consapevoli da parte di cittadini e imprese (23%), incentivi per la sostituzione di apparecchi ad elevato consumo energetico (22%). Un 17% cita anche la produzione di energia nucleare. Capitolo quanto mai attuale, importazioni di energia: per ridurle, per gli italiani bisogna soprattutto promuovere la ricerca verso tecnologie energetiche pulite (41%), diversificare le fonti (31%), migliorare l’efficienza (29%). Il sondaggio ha previsto inoltre un focus dedicato alla casa. Facendo riferimento alla propria abitazione un italiano su tre dichiara di voler fare lavori di efficientamento energetico nei prossimi tre anni e pensa che l’elettrificazione domestica sia auspicabile per un minore impatto ambientale (29%) ma anche per maggiore sicurezza (22%). Attualmente, è la cucina a gas la più diffusa tra gli italiani (88%, contro un 8% che possiede una cucina elettrica a induzione), così come è la caldaia a gas il sistema di riscaldamento più utilizzato (66%). In conclusione, dalla ricerca emerge un italiano che sta familiarizzando con i temi e gli obiettivi della transizione energetica e il ruolo dell’elettrificazione in questo scenario. Un italiano che ne comprende il potenziale per l’ambiente e il suo benessere personale ma che teme i costi (specie in un periodo di rincari) e il tempo che servirà per raggiungere questi obiettivi (a volte al di là dei propri orizzonti di vita).

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