Milano, 29 set. La crisi delle materie non risparmia l’Oltrepò Pavese, territorio vitivinicolo già messo alla prova da una vendemmia resa difficoltosa dalla siccità: Cantina Torrevilla, realtà storica della zona, ha già registrato un aumento del 500% in bolletta. Il timore principale del comparto è legato al concreto rischio di mancanza di liquidità, causata dall’aumento dei tassi d’interesse e dal contemporaneo calo della produzione, assestatosi tra il 25 e il 40%.
“La crisi energetica e delle materie prime ci sta mettendo a dura prova. Penso di poter parlare a nome non solo della Cantina Sociale Torrevilla, ma di tutti i produttori del territorio dell’Oltrepò Pavese – dice Massimo Barbieri, Presidente della Cantina Sociale Torrevilla -. Questa crisi va contestualizzata all’interno di un tessuto sociale e di un territorio agricolo complesso che negli ultimi anni ha vissuto periodi di instabilità. A questa situazione preesistente si è sommata la crisi che ha oltremodo destabilizzato l’economia di tutto il settore vitivinicolo. I numeri sono allarmanti: abbiamo avuto un rincaro del 500% nelle bollette. Ciò che ci aspettiamo sono risposte concrete e veloci da parte degli organi competenti e delle istituzioni”.
Una situazione “che rischia di incidere fortemente anche nell’anno a venire, con un 2023 dove si prevede una diminuzione dei consumi e che porterà molte aziende del territorio ad essere in difficoltà nell’anno a venire. Per questo motivo – si evidenzia nella nota – si presenta la necessità di avere progetti di applicazione del Pnrr, delineati con una reale ricaduta sui viticoltori e sulle aziende agricole oltrepadane”.