Roma, 8 set. “Non va peraltro sottovalutato lo scarto che può manifestarsi fra il “sentire comune” e il “patrimonio comune di valori” espressi dalla Costituzione: il rischio è allora di farsi portatori di umori estemporanei e irrazionali sempre latenti nella società e in chi giudica, come dimostra in modo illuminante – per tornare alla Grecia delle nostre origini culturali – la condanna di Socrate. Il rimedio è la diffusione della conoscenza della nostra Carta fondamentale, come auspicava sin dal lontano 1956, in occasione della prima udienza della Corte costituzionale, il suo prestigioso Presidente Enrico De Nicola, lamentandone già allora ‘la scarsa conoscenza anche da parte di coloro che ne parlano con aria altezzosa e di saccenti’, prosegue il presidente della Corte Costituzionale Giancarlo Coraggio a conclusione dell’evento a Palazzo della Consulta dedicato alla Giornata mondiale dell’alfabetizzazione e della cultura ed aggiunge: “È questa, dunque, anche una straordinaria occasione di diffusione della conoscenza della Costituzione, grazie alla capacità dei nostri interlocutori di farsene tramite con un linguaggio in cui la cultura non va a scapito della chiarezza”.