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E’ italiana la prima conceria al mondo ad aver scelto di puntare verso un futuro sostenibile. E aver ispirato il mercato.
Innovazione, ricerca e rispetto sociale, per l’ambiente e attenzione imprenditoriale sono nel DNA dell’azienda che produce pelle a basso impatto, che si appresta a chiudere il 2022 con una nuova certificazione e presenta in questi giorni il Bilancio di Sostenibilità.
Come per gli anni precedenti (nel 2014 DANI è stata la prima conceria in Italia a pubblicare il Bilancio di Sostenibilità), anche il 2021 ha visto l’azienda impegnata in importanti investimenti per spingere i propri impianti verso la frontiera tecnologica, mantenendo la propria solidità patrimoniale e finanziaria. Significativi i risultati raggiunti: oltre il 90% di rifiuti recuperati, il 100% sottoprodotti recuperati e trasformati in materie prime per altre filiere produttive, 100% energia elettrica da fotovoltaico, 99% di efficienza di depurazione delle acque (grazie alla cooperazione con Acque del Chiampo), 20% di acqua utilizzata in meno rispetto alle direttive e agli standard europei di settore (BAT = Best AvailableTechniques -Industrial Emissions Directive 2010/75/EU).
“Per raggiungere e migliorare costantemente questi risultati lavoriamo ogni giorno con il nostro dipartimento R&D e ogni anno investiamo il 3% del nostro fatturato in innovazione – commenta Giancarlo Dani, CEO del Gruppo, Cavaliere del Lavoro e Cavaliere dell’Ambiente come molti amano chiamarlo – “Per il 2022-23 ci siamo dati obiettivi e target ancora più sfidanti: riduzione degli imballaggi di legno e plastica del 15%, ulteriore riduzione dei consumi idrici supplementari e implementazione di un sistema di calcolo della carbon footprint di organizzazione secondo la norma ISO14064”.
Fondata nel 1950 ad Arzignano da Angelo Dani – che costruisce a mano il primo bottale (il contenitore a tenuta stagna dove le pelli vengono lavorate) – DANI è oggi una conceria a ciclo completo guidata dal Cavalier Giancarlo Dani con oltre 1.200 dipendenti e un fatturato 2021 di 133 milioni di euro (di cui l’80% realizzato all’estero). 30.000 pelli lavorate in media a settimana, 4 stabilimenti di proprietà in Italia per la concia delle pelli (3 ad Arzignano e 1 a Ponte a Egola in Toscana), 2 per le operations (Slovenia e Tunisia), 3 showroom (Arzignano, New York e Shanghai), 3 magazzini del pronto Instant Service (Italia, USA e Cina). E un modo di pensare, lavorare e scegliere orientato verso un modello di crescita sostenibile, in cui coesistono e si alimentano reciprocamente sviluppo, redditività degli investimenti, salvaguardia delle risorse naturali, inclusione sociale e territoriale.
DANI, che rappresenta l’avanguardia nella produzione di pelle sostenibile, ha ricevuto numerose certificazioni per la capacità di misurare l’impatto dei propri prodotti nel pieno rispetto dei principi dell’economia circolare. Ogni prodotto DANI, infatti, nasce dal recupero di una materia prima di scarto dell’industria alimentare e prevede, a conclusione del processo, la trasformazione degli scarti di lavorazione per essere immessi in altre filiere. Una visione pionieristica che si traduce in una storia di primati “certificati” da enti terzi indipendenti: nel 2011 DANI è la prima conceria al mondo ad aver certificato il proprio sistema di calcolo dell’impatto per l’intero ciclo di vita della pelle e ottenuto le certificazioni di prodotto “Carbon Footprint of Product” ed “Environmental Product Declaration”. Nel 2014 DANI è di nuovo la prima azienda conciaria a presentare il Bilancio di Sostenibilità, nel 2016 ottiene le certificazioni dei sistemi di gestione ambientale e della sicurezza e salute dei lavoratori. E nel 2022 DANI diventa la prima conceria italiana ad aver implementato un sistema di gestione per l’energia certificato secondo la norma ISO 50001: oggi la fornitura di elettricità, oltre ad avvenire al 100% da fonti rinnovabili, è gestita attraverso un sistema di gestione il cui obiettivo è di consentire il perseguimento, con un approccio sistematico, del miglioramento continuo sia della propria prestazione energetica, nonché il consumo e l’uso dell’energia.
Un impegno e una responsabilità ambientale, quella di DANI, che non è mai disgiunta dalla sostenibilità verso i 1.300 dipendenti in tutto il mondo e verso i clienti che rinsaldano anno dopo anno la fiducia nei confronti dell’azienda e verso il pianeta che abitiamo.
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