Roma, 14 giu. (Adnkronos Salute) – Nel 2020, primo anno di pandemia, calano i donatori di sangue in Italia. E ‘invecchiano’. Sono stati, infatti, 1.626.506 i donatori totali, in calo del 3,4% rispetto al 2019. Anche i dati relativi ai nuovi donatori registrano un calo: sono 355.174, in calo del 2%. Un incremento si registra invece per i donatori di plasma e piastrine che nel 2020 sono stati 217.638 (+7,5%). Ogni donatore in media effettua 1,8 donazioni l’anno mentre le donazioni sono state quasi 2,9 milioni, di cui 2,5 milioni di sangue intero e il resto in aferesi (plasma e piastrine), secondo i dati del Centro nazionale sangue. Proprio **oggi** si celebra la Giornata mondiale della donazione di sangue.
Nel 2020, però, sono diminuiti anche i pazienti trasfusi e le trasfusioni totali sono state 2,8 milioni contro le 2,9 milioni del 2019. Il sistema trasfusionale italiano ha permesso comunque di garantire 1 trasfusione ogni 10 secondi. Diminuiscono in Italia, in controtendenza rispetto agli altri Paesi, anche i donatori giovani. Continua infatti a salire l’età media dei donatori, con un calo di quelli tra i 18 e i 25 anni, scesi sotto i 200mila, e di quelli nelle fasce superiori fino ai 45 anni, mentre aumentano quelli sopra questa età.
Complessivamente nel 2020 sono state raccolte 2.409.822 unità di sangue, in calo rispetto alle 2.548.004 del 2019, un dato che era sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente. Il calo ha riguardato tutte le Regioni. Più nel dettaglio è diminuita del 5% la raccolta di globuli rossi, un calo di circa 139mila unità imputabile alle difficoltà dovute all’epidemia di Covid-19.
Dopo anni di crescita, le difficoltà legate alla pandemia hanno fatto calare anche le donazioni di plasma, un componente fondamentale del sangue che viene utilizzato per produrre farmaci salvavita. Nel 2020 la raccolta si è fermata a 841.332 chilogrammi, inferiore del 2% agli 858.900 chilogrammi del 2019 e lontano dall’obiettivo di 854.002 fissato dal Programma annuale di autosufficienza che mira a definire i livelli di raccolta per diminuire la dipendenza dal mercato nordamericano.