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Digital Gender Gap: la disuguaglianza di genere è una questione digitale

Di Redazione |

Roma, 18 aprile 2023. Viviamo nell’era digitale, un universo virtuale fulcro di infinite opportunità in ambito professionale e tecnologico. Eppure, in quest’epoca di iperconnessione, un terzo della popolazione mondiale non ha ancora accesso a internet.

Una disuguaglianza che ha origini socio-demografiche: nei paesi a basso reddito l’utilizzo di internet è pari al 22%, contro il 91% dei paesi con alto reddito.

Non solo, la percentuale cambia anche in relazione al sesso, infatti il 62% degli uomini utilizza internet, contro il 57% delle donne.

Quest’ultimo dato apre una riflessione sul Digital Gender Gap.

In una società competitiva e globalizzata come la nostra, il digitale è una risorsa imprescindibile per lo sviluppo e l’innovazione. Il divario ICT acuisce significativamente le disuguaglianze di genere, impattando sulle opportunità professionali e la progressione di carriera delle donne.

Il primo passo, necessario e decisivo, per raggiungere la parità di genere è colmare il digital gap, così da garantire l’inclusione e le pari opportunità.

Educazione e Pregiudizio

L’origine di questa povertà digitale è da imputare a un’immagine stereotipata che vede la donna distante da un percorso di formazione orientato alle nuove tecnologie.

Le donne più colpite sono quelle che vivono in situazioni di fragilità, presentano una bassa alfabetizzazione e/o basso reddito. Fattori che rendono più difficile l’accesso agli strumenti tecnologici, scoraggiando l’empowerment femminile e l’acquisizione di competenze digitali. Le statistiche affermano che le donne hanno una probabilità del 18% in meno, rispetto agli uomini, di possedere uno smartphone, e ancora inferiore di utilizzare internet.

Disuguaglianza sul lavoro

L’Italia si trova in fondo alla classifica europea per il tasso di partecipazione femminile al mondo del lavoro; l’equità retributiva e il reddito da lavoro; nonché per la presenza di donne tra alti dirigenti e professioni ad alta specializzazione.

Le donne risultano essere sfavorite anche nelle carriere digitali, contesto in cui ricoprono meno posizioni degli uomini e subiscono un gender pay gap del 21%.

Inoltre una donna su due che lavora nel settore tecnologico dichiara di aver subito molestie sul posto di lavoro.

Scenari futuri

C’è ancora tanta strada da percorrere ma la rivoluzione socio-culturale è già in atto.

Per appianare le disparità è importante che il percorso di innovazione tecnologica tenga conto dei principi di inclusione e parità.

È necessario che le donne diventino protagoniste attive e proattive di questo cambiamento, entrando nei processi di progettazione, sviluppo e diffusione della tecnologia.

La formazione digitale è infatti un ulteriore obiettivo di Ploomia, che si propone di fornire un bagaglio teorico-pratico di nozioni, competenze e skills per affrontare con successo le sfide del futuro e sfruttare appieno le potenzialità dell’innovazione tecnologica.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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