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De Felice (Protom) a governo: “Da Pa a energia no vincoli che impediscono crescita”

Di Redazione |

Roma, 17 gen. (Adnkronos/Labitalia) – “Al governo vorrei chiedere la possibilità di liberarci dai tanti vincoli che impediscono la crescita delle nostre aziende così da renderci competitivi con i nostri colleghi europei. Questi ultimi già godono di condizioni migliori sui costi dell’energia e del tessuto connettivo industriale, pertanto se non diamo certezza nei tempi della giustizia, se non sburocratizziamo la macchina amministrativa, se non semplifichiamo i processi, non avremo la possibilità di competere allo stesso livello con gli altri paesi europei ed ancor meno a livello planetario”. Lo dice all’Adnkronos/Labitalia Fabio De Felice, fondatore di Protom prima Kti (Knowledge & technology-intensive), company italiana che vanta collaborazioni con le più importanti aziende operanti nei vari mercati quali ABB, Leonardo, Airbus, Fca, Atr, Hitachi Rail, Accenture, Ntt Data, Gi Group, e docente alla Luiss Guido Carlo e all’università Partenope. “Non chiederei – sottolinea – incentivi su qualche misura in particolare, ma desidero fortemente un paese che abbandoni la sua vocazione ‘anti imprenditoriale’, ed abbracci un nuovo corso che consenta di favorite accompagnare e supportare le imprese nella loro crescita. Vorrei che ci dessero la possibilità di esercitare le nostre abilità riconosciute nel mondo, di fare impresa”. “Il lavoro – fa notare – è la cerniera che tiene unita economia e società` senza la quale la democrazia fatica a mantenere stabilità. Pertanto auspico che tale consapevolezza sia innervata nelle azioni e nei pensieri del nuovo governo e che quest’ultimo non riduca la sua azione politica ad una mera corrispondenza alla legge finanziaria. Un’azione di questo tipo, conclamerebbe una incapacità di guardare alla complessità della realtà economica attuale. Sono fiducioso, pertanto, che il nuovo governo, nel mettere al centro le persone, possa agevolare la crescita delle imprese e del tessuto socio economico, con scelte coraggiose, anche se impopolari”. “Il 2022 appena trascorso – spiega – ha rappresentato per le imprese (tutte, dal manifatturiero al primario fino al terziario) un passaggio importante, poiché ha messo gli imprenditori di fronte ad una nuova consapevolezza: la ineluttabilità del cambiamento e dell’essere sempre più rapidi e reattivi. Da un certo punto di vista potremmo dire che il tessuto produttivo ne uscirà rinforzato e più maturo. Dall’altro questo traguardo è stato conseguito non senza conseguenze per molte imprese, ma in definitiva possiamo parlare di un bilancio decisamente positivo in questo 2022 nonostante pandemie e guerre ancora in corso”. “Per quanto concerne la mia azienda la Protom – avverte – realtà ad alta intensità tecnologia, da sempre impegnata a supportare le organizzazioni nelle transizioni ecologica e digitale, è stato un anno particolarmente proficuo”. “In particolare – suggerisce – integrando tecnologie per generare cambiamenti profondi nel nostro ecosistema produttivo, con le sue divisioni advanced engineering, digital transformation e smart manufacturing ha realizzato risultati molto confortanti con una forte crescita ed ampliamento del mercato”.

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