Cybersicurezza: in Lombardia in 2022 calano casi pedopornografia e adescamento online

Di Redazione / 04 Gennaio 2023

Milano, 4 gen. Nel 2022, in Lombardia, sono diminuiti i casi di pedopornografia e adescamento online. E’ quanto emerge dall’analisi dei dati del centro operativo per la sicurezza cibernetica della Lombardia della polizia postale, secondo i quali tale flessione negativa, riscontrata anche in riferimento al numero delle segnalazioni provenienti da organismi internazionali attivi nella protezione dei minori in rete, è da attribuire anche alla fine dell’emergenza Covid ed alla progressiva ripresa delle attività ordinarie.

La diminuzione dei casi trattati nel periodo di riferimento, puntualizza la polizia postale, non ha però inciso sull’attività di contrasto: il numero dei soggetti individuati e deferiti per violazioni connesse ad abusi in danno di minori è pressoché stabile. I casi trattati sono passati dai 327 del 2021 ai 219 del 2022; le perquisizioni sono passate da 289 a 220; le persone indagate sono passate da 238 a 202 e quelle arrestate dalle 32 del 2021 a 30.

Tra le operazioni svolte nel 2022 dal centro operativo per la sicurezza cibernetica in tema di protezione dei minori, quelle di maggior rilievo sono ‘Dictum III’ e ‘Cocito’. La prima trae origine dalla più ampia operazione ‘Dictum’ avviata a seguito di una segnalazione pervenuta nell’ambito della cooperazione internazionale di polizia ed ha condotto all’individuazione di numerosi soggetti responsabili di aver condiviso in rete materiale pedopornografico tramite la piattaforma Mega.nz. All’esito delle attività di indagine, sono state denunciate 16 persone accusate di aver condiviso materiale pedopornografico tramite la citata piattaforma di cloud, di cui 3 sono state tratte in arresto in flagranza di reato per detenzione di ingente quantitativo di materiale realizzato mediante lo sfruttamento sessuale di minori. L’altra ha portato all’arresto di un trentatreenne romano per violenza sessuale aggravata ai danni della propria figlia, per detenzione, produzione e cessione di materiale pedopornografico e per adescamento di minorenne. L’attività è stata condotta in modalità sotto copertura all’interno di un canale Telegram, ove era avvenuta la condivisione del materiale multimediale inerente ali abusi, a cura degli operatori sul territorio con il costante coordinamento e supporto del c.n.c.p.o.

Sono stati poi 72 i casi di adescamento online: anche quest’anno la fascia dei preadolescenti (età 10-13 anni) è quella più coinvolta in interazioni sessuali tecnomediate (41 rispetto al totale di 72). Per la polizia postale continua a preoccupare il lento incremento dei casi relativi a bambini adescati di età inferiore ai 9 anni, trend che è diventato più consistente a partire dalla pandemia. Social network e videogiochi online sono i luoghi di contatto tra minori e adulti più frequentemente teatro delle interazioni nocive, a riprova ulteriore del fatto che il rischio si concretizza con maggiore probabilità quando i bambini e i ragazzi si esprimono con spensieratezza e fiducia, nei linguaggi e nei comportamenti tipici della loro età.

Nel corso del 2022 sono poi stati trattati in Lombardia 139 casi di ‘sextortion’, la maggior parte in danno di vittime maschili: il fenomeno, che di solito colpisce gli adulti in modo violento e subdolo, fa leva su piccole fragilità ed esigenze personali, minacciando, nel giro di qualche click, la tranquillità delle persone. Recentemente le ‘sextortion’ stanno interessando sempre più spesso vittime minorenni, con effetti lesivi potenziati. La vergogna che i ragazzi provano impedisce loro di chiedere aiuto ai genitori o ai coetanei di fronte ai quali si sentono colpevoli di aver ceduto e di essersi fidati di perfetti e ‘avvenenti’ sconosciuti. La sensazione di sentirsi in trappola che sperimentano le vittime è amplificata spesso dalla difficoltà che hanno nel pagare le somme di denaro richieste.

In questo contesto, si segnala in particolare un’operazione che ha portato all’adozione di una misura cautelare in carcere nei confronti di una giovane donna, responsabile di oltre 60 delitti estorsivi nei confronti di altrettanti uomini, nonché al deferimento in stato di libertà della madre, sua complice nell’attività criminosa.

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