L’amministratore delegato di Milano Cortina 2026, Vincenzo Novari, è intervenuto invece nel panel dedicato a “Next, i grandi eventi sportivi”, con vista sui Giochi Olimpici Invernali assegnati all’Italia. “È una rivoluzione dolce quella che stiamo cercando di mettere in atto, con un grandissimo supporto del Cio. Ci sono state due o tre idee rivoluzionarie che abbiamo portato avanti e che siamo riusciti a far accogliere nella nuova agenda. Il primo passaggio è l’approccio strategico, people-centric, partire dalle persone: la nostra società ha un bisogno di sport assoluto, l’unica cosa che può modificarla all’interno. Lo sport unisce e fa bene. I Giochi invernali sono vissuti a volte come i cugini poveri di quelli estivi. Noi stiamo cercando di rompere questa logica, di farli diventare i Giochi di tutti gli italiani a partire dal momento in cui a Pechino prenderemo la bandiera olimpica e paralimpica. L’inizio di un viaggio che deve durare 4 anni, in cui l’Italia deve diventare un grande stadio a cielo aperto”. Il CEO dell’Inter, Alessandro Antonello, ha illustrato “I M FC Internazionale Milano – il Made in Italy dal campo di calcio al mondo”.
Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio ha invece aperto la sessione dedicata a “I 100 anni di Monza e il GP del Made in Italy: L’Italia doppia eccellenza mondiale del Motorsport”, con gli interventi del Presidente ACI, Angelo Sticchi Damiani e del CEO di Formula One Group, Stefano Domenicali.
“Lo sport Italiano ha dimostrato di essere un volano straordinario per la promozione a tutto campo del Made in Italy. Penso alle sinergie tra sport e nutrizione e alla valorizzazione della dieta mediterranea quale stile di alimentazione e di vita sano; alle sinergie con moda e design, come dimostrato dalle divise ufficiali disegnate da Armani per la Nazionale di calcio a Euro 2020. Altrettanto importante è il legame tra sport e ricerca scientifica e tecnologica, sia in ambito di attrezzature ordinarie che nello sviluppo di protesi e dotazioni per i campioni Paraolimpici”, ha dichiarato il Ministro Di Maio. “Il linguaggio universale dello sport ha un ruolo fondamentale quale strumento di educazione e inclusione sociale, ma anche di diplomazia, favorendo il dialogo e la pace tra i popoli e l’attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’Onu”.