Roma, 12 mag. Arriva in libreria la storia di ‘Major’ Taylor, fuoriclasse della pista senza rivali e in assoluto il primo ciclista nero: “Il negro volante”, da uno dei suoi tanti soprannomi, per i tipi di Ediciclo. “Marshall “Major” Taylor -si legge nella sinossi della casa editrice- nasce nel 1878 a Indianapolis da genitori figli di schiavi. Per una serie di circostanze casuali, da ragazzo è uno dei pochi afroamericani che possiede una bicicletta. A 18 anni passa tra i professionisti e si specializza nelle corse di velocità su pista dove si impone sui migliori corridori del circuito americano. Salutato dalla stampa come “diamante negro”, “meteora negra”, “il negro volante”, è il primo ciclista di colore ed è costretto ad affrontare il razzismo”. Secondo il prefatore, Stefano Pivato, la sua presenza anticipa di decenni le storie normalmente prese ad esempio di riscatto etnico come quelle di Ali o Owens: “in realtà la ricostruzione della vicenda di Major Taylor ci dice che il rapporto fra sport e razzismo nasce dalle parti di Indianapolis pochi anni dopo la fine della Guerra civile e in sella a una bicicletta”.
“L’invidia e i pregiudizi razziali inducono una parte delle istituzioni ciclistiche e dei corridori bianchi a fare di tutto per compromettere la sua carriera. Negli Stati del Sud gli organizzatori delle gare gli impediscono di correre e i proprietari degli alberghi e dei ristoranti si rifiutano di ospitarlo. Taylor, con determinazione e coraggio, continua comunque a collezionare vittorie negli Stati Uniti e in Europa affermandosi come il ciclista più veloce del mondo”.