Treviso, 26 mag. – Un arrivo a tinte azzurre e ovali quello della diciottesima tappa del Giro d’Italia. Giunto all’edizione numero 105, il Giro d’Italia è una delle kermesse più famose al mondo dedicate al Ciclismo che ogni anno nel Belpaese coinvolge milioni di appassionati pronti a sostenere sulle strade centinaia di atleti pronti a contendersi l’iconica “Maglia Rosa” simbolo della manifestazione che viene assegnata al vincitore della classifica finale.
Nella tappa numero 18 – con partenza da Borgo Valsugana e arrivo a Treviso per un totale di 156 km – al traguardo, insieme alle autorità locali, pronti ad accogliere gli atleti erano presenti Marzio Innocenti, presidente FIR, Michele Lamaro – capitano della Nazionale Italiana Rugby Maschile che ha premiato Juan Pedro Lopez Perez con la “Maglia Bianca”, riconoscimento per il “miglior giovane” – e Federico Ruzza, suo compagno al Benetton Rugby e in Nazionale.
“Il Giro d’Italia è uno degli appuntamenti sportivi più affascinanti del panorama sportivo italiano e non solo. Essere qui oggi, oltre per la passione sportiva, è importante per cercare di conoscere meglio dall’interno una manifestazione che coinvolge una ampia fetta di tifosi. L’atmosfera è molto simile a quella che si vive nel terzo tempo: si respira l’aria dei grandi eventi, una vera e propria festa dello sport” ha dichiarato Marzio Innocenti, presidente Fir.
“Sono da sempre un appassionato di ciclismo. Nel tempo libero adoro spostarmi in bici. L’atmosfera del Giro d’Italia è speciale. Come nel rugby, gli avversari ci sono solo durante la competizione ma al termine quello che trionfa è lo sport. Tante famiglie, aria di festa. E’ stata una esperienza bellissima e formativa” ha detto Michele Lamaro, capitano dell’Italrugby e del Benetton Rugby.
“Oggi giorno il Giro d’Italia riesce a regalare piacevoli sorprese. La competizione, mista al calore del pubblico, mette in mostra i valori dello sport di cui il rugby ne è un esempio. Abbiamo avuto il piacere di ospitare una rappresentanza della Nazionale: la palla ovale condivide con noi lo spirito di sacrificio che ogni ciclista mette in campo ogni giorno, oltre che l’atmosfera di festa e convivialità che troviamo in ogni tappa del Giro d’Italia e nel Terzo Tempo” ha sottolineato Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia.