Milano, 8 nov. Giulia Cecchettin continua a fare rumore. A un anno dall’omicidio, per mano dell’ex fidanzato Filippo Turetta, l’affetto per la famiglia della ventiduenne studentessa di Vigonovo non si spegne. Papà Gino non smette di ricordare la sua “oplita”, una guerriera diventata simbolo della lotta contro i femminicidi, e anche l’Università di Padova ricorda la studentessa in Ingegneria biomedica.
Dopo la laurea postuma e i premi di studio in memoria, lunedì 11 novembre – dodici mesi esatti dopo il femminicidio – il Dipartimento di Ingegneria dell’informazione farà a ogni inizio lezione un minuto di silenzio ed è previsto un momento di incontro aperto a tutti, alle ore 12.10, davanti alla panchina del campus (dello stesso dipartimento) per ricordare Giulia Cecchettin e “riflettere sul contrasto alla violenza sulle donne”.
Nella locandina si citano le parole del padre della vittima: “L’amore vero non umilia, non delude, non calpesta, non tradisce e non ferisce il cuore. L’amore vero non urla, non picchia, non uccide”.