Caso Grillo jr: legale imputato ai giornalisti, ‘non riuscirete a intimidirmi, pressioni su Tribunale’

Di Redazione / 14 Dicembre 2023

Tempio Pausania, 14 dic. “Vi ringrazio per quello che avete scritto. Ma non credo che riuscirete a intimidirmi, io continuerò a fare il mio lavoro nell’unico modo in cui lo so fare facendo il mio dovere professionale fino in fondo”. A dirlo, al suo arrivo al Tribunale di Tempio Pausania, dove oggi proseguirà la deposizione della ragazza italo-norvegese che ha denunciato per stupro Ciro Grillo e i suoi tre amici, è l’avvocata Antonella Cuccureddu, dopo le polemiche sulle domande ritenute “troppo intime” fatte ieri alla ragazza nel processo che si celebra a porte chiuse. Ieri tra le domande poste alla giovane, nel controesame, ce n’era una che riguardava la posizione sulla donna quella notte del presunto stupro. Oppure perché non avesse usato i denti durante il rapporto orale, o come le siano stati tolti i pantaloni.

“Le domande che si faranno continueranno a riguardare i fatti di questo processo- dice ancora l’avvocata Cuccureddu – E’ un processo su violenza sessuale e chiaramente non farò domande su furti di borsette ma semplicemente sui fatti e solo sui fatti”. “Vi ricordo che tutte le domande che sono state poste ieri – prosegue- sono state vagliate, nonostante ci fossero state alcune opposizioni, da un tribunale che può lavorare in questo modo. Perché nel 1988 è stato introdotto il sistema accusatorio che ha il suo punto focale nel controesame, che può riguardare non i pianti ei sentimenti della vittima, può riguardare solamente i fatti”.

Alla domanda su come i giornalisti l’avrebbero “intimidita”, l’avvocata Cuccureddu replica: “Mi avete intimidita perché avete scritto che ho fatto domande che non erano ammissibili e avete riportato dichiarazioni in cui si dice che avrei fatto domande preistoriche o medievali contro la ragazza”. Ieri era stato l’avvocato Dario Romano, legale di parte civile della ragazza, a parlare di “interrogatorio da Medioevo”. E lei dice: “E voi l’avete riportata, se il collega lo avesse detto a me avremmo riso insieme, perché entrambi conosciamo il codice, siccome voi la riportate la minaccia la subisco da voi”.

E aggiunge: “Ho ricevuto centinaia di messaggi da colleghi e magistrati di grandissima solidarietà e supporto e da una infinità di vostri colleghi che mi hanno dimostrato grande solidarietà. D’altra parte mi hanno chiesto come mai facessi domande su come le hanno tolto i pantaloni”. Poi annuncia che oggi “farà presente al Tribunale quanto sta succedendo in questo processo e qual è la pressione che sto subendo. Sono state stigmatizzate domande fatte dal Tribunale”.

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