**Brescia: parroco Collio e S. Colombano, ‘fatto orribile ma non c’entra con accoglienza’**

Di Redazione / 12 Ottobre 2024

Milano, 12 ott. “Se non avessi letto il giornale, non avrei saputo nulla di questo fatto orribile; da quattro anni che sono qui, non ho mai visto o sentito nulla di problematico in paese per via dei migranti”. Lo afferma all’Adnkronos Don Battista Dassa, parroco di Collio Val Trompia e San Colombano, nel bresciano, dove sorge la struttura per i migranti di San Colombano nella quale era ospite l’uomo accusato di aver violentato bambina di dieci anni.

“Ciò che è successo -dice Don Dassa- è un fatto orribile che mi fa ribrezzo, ma non c’entra niente con l’essere migranti o meno. Queste purtroppo, come spesso sentiamo alla tv o leggiamo sui giornali, sono cose che possono succedere in qualunque contesto, anche in casa”.

“Qui in paese -continua- il clima è tranquillo. C’è qualcuno che ha sempre fatto la guerra sui migranti, anche a livello politico. Anni fa, prima che arrivassi io, nel 2020, ci sono state delle manifestazioni di dissenso nei confronti della decisione presa dal governo dell’epoca sull’arrivo dei migranti. E si è trattato di manifestazioni molto strumentali, oltre che molto precise, a livello politico. Oggi questi ragazzi vivono in una struttura che è un ristorante-albergo, che continua a lavorare con la sua attività turistica. Il che, presumibilmente, significa che il clima è di convivenza pacifica. Io stesso, quando passo la sera, li vedo fuori, accanto alle persone che entrano ed escono dalla struttura, senza alcun problema. Quindi -conclude- l’accoglienza non c’entra assolutamente nulla”.

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