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Boom dimissioni, Grossi (Uiltemp): “E’ il segno che il lavoro va ripensato’

Di Redazione |

Roma, 23 gen. (Labitalia) – “Sono mesi che guardiamo con attenzione al fenomeno dalla great resignation, le dimissioni di massa, prima oltre oceano e da qualche tempo in Europa e da noi in Italia, che si intensificato in questa fase post-covid. In migliaia, lavoratrici e lavoratori, spesso precari, hanno deciso risolutamente di ridisegnare la loro vita quotidiana, badando più alla conciliazione tra lavoro e tempo libero, al benessere fisico e mentale, al giusto compenso. Una rivoluzione sociale, prima che del mercato del lavoro, che ci impone una riflessione: serve ripensare il lavoro, le professioni, le retribuzioni, affinché siano accettabili e non mortificanti come spesso abbiamo assistito, specialmente con il crescere della gig-economy”. Così, con Adnkronos/Labitalia sul boom delle dimissioni dal lavoro in Italia nei primi 9 mesi del 2022, Lucia Grossi, segretaria generale della Uiltemp, il sindacato che organizza, rappresenta e tutela le lavoratrici e i lavoratori in somministrazione, lavoratori parasubordinati, le nuove figure professionali (lavoratori con partita Iva), i titolari di forme di autoimpiego e appartenenti a settori diversi o perché contrattualmente non ancora disciplinati. “Con la UilTemp, oltre che ai dipendenti delle agenzie di somministrazione per i quali sono previste garanzie di un ccnl, quotidianamente siamo al fianco di autonomi, collaboratori e quanti vivono situazioni di estrema precarietà, pronti a condurre al loro fianco le battaglie necessarie per rendere il lavoro del futuro di qualità, sicuro, equo, non discriminante”, conclude Grossi.

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