Maimone, già fondatore della corrente di pensiero “Nuova Democrazia.it” ritiene doveroso svegliare la coscienza dormiente del popolo meridionale relativamente al suo sottosviluppo socio-economico.
Nel contempo, ritiene altrettanto importante contrastare il fenomeno della scarsa attenzione politica verso il Sud Italia ed anche il fenomeno della “politica sotterranea”, che ne inibisce lo sviluppo. Per tale ragione è impegnato per far vivere una nuova compagine politica che pone al centro la democrazia.
Il lavoro deve necessariamente diventare un bene collettivo ed universale in quanto imprescindibile per far vivere una nuova filosofia del lavoro che, nell’ inglobare le differenze, potrà elargire ad ogni persona, nessuna esclusa, il bene fondamentale per un’ esistenza dignitosa.
Porre al centro il lavoro significa porre al centro l’essere umano e la sua dignità.
Maimone si impegna perché si realizzi finalmente l’irrisolta unità d’Italia, che ha visto il Sud Italia posto ai margini della vita socio-economica, nonché politica italiana ed il Nord Italia destinatario dei benefici dello sviluppo che lo Stato italiano ha realizzato.
Per tale ragione è irrisolta, ancor oggi, la cosiddetta “Questione Meridionale”.
Maimone è convinto che l’unità socio-economica e politica dei territori che costituiscono la nazione italiana sia il fattore propulsivo ed imprescindibile del reale sviluppo dell’intera nazione italiana, altrimenti penalizzata da un’ incomprensibile scissione.
“Il Sud è, da sempre, situato ai margini della vita sociale, politica ed economica ed avvolto dal silenzio istituzionale, nonché conoscitivo, nonostante la sua terra sia ricca di storia, di tradizioni e di preziose risorse naturali non utilizzate, tali da poterne determinare la sua ricchezza” ha scritto Maimone sul sito, il quale ha aggiunto: “E’ nostro intento porre in luce il valore del Sud Italia e di ogni altro territorio, illuminandoli con il sole della conoscenza, affinché si evidenzino le loro risorse e la loro bellezza inesplorata, fonte ineludibile perché vi sia il reale miglioramento del benessere della nostra nazione e dei territori del mondo intero.
Mai più terre depresse, ma più povertà ed abbandono! Saremo la voce del popolo meridionale oppresso dal potere politico ed economico del Nord Italia, che ha voluto il Sud Italia povero e sottosviluppato per trarne vantaggi.
E’ giunta l’ora in cui i meridionali prendano coscienza e reagiscano alle discriminazioni subite”.