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Bettini: ‘Bici è libertà, fare di più per le ciclovie’
Milano, 18 mar. “Ricordo perfettamente il giorno in cui per la prima volta pedalai in sella alla mia bici senza le rotelle. Mi sentivo libero, come sospeso. Ho amato fin da subito la bicicletta e le sensazioni che dà. La velocità che si ha in bici, secondo me, è quella perfetta: inferiore a quella di una macchina ma maggiore rispetto alla camminata. Spostarsi in bicicletta permette di assaporare il viaggio, il panorama, o anche solo la libertà e il rilassamento mentale che offre una pedalata”. Così Paolo Bettini, campione olimpico e mondiale di ciclismo, ieri a margine dell’incontro di presentazione del report ‘Italia in bici, scenari, protagonisti e indotto’, condotto da Repower e Università Iulm.
“Purtroppo però nel nostro Paese la cultura della mobilità dolce, e quindi dello spostamento in bicicletta, non è molto diffusa. Sembra quasi che noi italiani non siamo culturalmente preparati a muoverci in massa in bicicletta, cosa che invece il Nord Europa ci insegna da anni – aggiunge – Devo essere sincero, ci sono alcune zone dello Stivale dove le ciclovie si sono sviluppate seguendo precisi criteri, come in Trentino Alto Adige, ma altrove la situazione è ben diversa. Molte delle piste ciclabili del nostro Paese sono belle, fatte bene, ma non sono messe a sistema tra loro e, soprattutto, non sono valorizzate. Potremmo fare di più”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA