Dopo l’indicazione sul vaccino anti covid di AstraZeneca, da somministrare solo agli over 60, “il Comitato tecnico scientifico raccomanda che le Regioni ogniqualvolta promuovano eventi Open Day che sensibilizzano alla vaccinazione anti-Sars-CoV-2, rispettino le indicazioni per fasce d’età, rendendo quanto più possibile l’approccio alla vaccinazione omogeneo sul territorio nazionale”. E’ quanto si legge nel verbale n. 27 del Cts, di ieri, in cui è stato fornito il parere sull’utilizzo del vaccino AstraZeneca a partire dai 60 anni e sulla possibilità, per chi ha già fatto la prima dose, di completare il ciclo con un vaccino a mRna.
Il Cts ha chiarito che “il rapporto rischi/benefici connesso all’utilizzo del vaccino Vaxzevria è influenzato, in maniera determinate, dallo scenario epidemiologico in atto”. E “lo scenario epidemiologico del Paese ha, fortunatamente, avuto un’evoluzione in senso positivo, da un livello di incidenza intermedio a basso, in misura anche maggiore di quella prevedibile poche settimane fa”.
“Il cambiamento di scenario epidemiologico – si legge nel verbale – in considerazione del basso livello di circolazione virale e della prevalente disponibilità di vaccini a mRna, tenuto conto del principio di massima cautela e del principio di equità che richiede di assicurare a tutti i soggetti pari condizioni nel bilanciamento benefici/rischi, consente di attualizzare le indicazioni vigenti”. E quindi consente di “di rafforzare la raccomandazione per l’uso della prima dose del vaccino Vaxzevria nei soggetti di età superiore a sessanta anni, nei quali il beneficio derivante dalla vaccinazione supera i potenziali rischi collegati allo sviluppo di fenomeni” trombotici.
Per quel che riguarda la seconda dose, per chi ha già fatto AstraZeneca, “è raccomandato continuare la somministrazione con il vaccino Vaxzevria per i soggetti di età superiore a sessanta anni. Sotto i sessant’anni di età, pur essendo, come sopra ricordato, i fenomeni trombotici assai meno frequentemente associabili alla somministrazione della seconda dose, in ottemperanza a un principio di massima cautela ispirato a prevenire l’insorgenza di fenomeni Vitt (vaccine-induced thrombotic thrombocytopenia), in soggetti a rischio estremamente basso di sviluppare patologia Covid-19 grave, nonché in ottemperanza del principio di equo trattamento sopra richiamato, si ritiene raccomandabile l’utilizzo di un vaccino a mRna nei soggetti di età inferiore ai 60 anni. La somministrazione della seconda dose a mRna dovrebbe avvenire – sulla base di studi disponibili – a una distanza compresa tra le 8 e le 12 settimane dalla somministrazione della prima dose di Vaxzevria”.