Roma, 23 ott. (Adnkronos/Labitalia) – L’Istituto nazionale tributaristi (Int) parteciperà domani, martedì 24 ottobre, al tavolo tecnico sull’Antiriciclaggio presso il Ministero dell’economia e delle finanze, i consiglieri nazionali Int Salvatore Cuono e Paola De Maio, che nello scorso mese di settembre avevano già incontrato la sottosegretario di Stato Sandra Savino su questa problematica, rappresenteranno l’Int quali delegati tecnici. Importante la volontà del Mef di intervenire sulle norme antiriciclaggio, al fine di renderne meno pesante e complessa l’applicazione, si legge infatti nella lettera di invito inviata alle rappresentanze professionali associative e ordinistiche a firma di Francesco Nazzaro, capo segreteria della sottosegretario di Stato: “L’intento è quello di raccogliere idee e proposte su tale delicato tema, al fine di favorire modifiche e/o integrazioni che possano favorire una migliore implementazione della normativa e della prassi di settore”. I delegati dell’Int ribadiranno che i tributaristi: “Assolvono gli obblighi antiriciclaggio nella consapevolezza di svolgere un compito molto importante a favore dello Stato e della legalità e che apprezzano la volontà di voler introdurre il ravvedimento per le sanzioni in tema di antiriciclaggio”. Dal punto di vista tecnico, evidenzieranno che attualmente per ottenere l’applicazione di sanzioni in misura ridotta occorre presentare apposita istanza al Mef, che può anche non accettare la richiesta e, se l’accetta, determina l’importo dovuto e le modalità di pagamento, invece un vero ravvedimento regolamentato sia nella misura di riduzione delle sanzioni, sia nei tempi di pagamento (anche rateale) e, quindi, applicabile a chiunque al verificarsi di determinate condizioni uguali per tutti, sarebbe senza dubbio più equo e di più semplice applicazione in autoliquidazione. In tema di semplificazione i rappresentanti dell’Int ribadiranno, ad esempio, la necessità di ridurre l’obbligo di invio dati al registro del titolare effettivo, adempimento con scadenza l’11 dicembre, proponendo di esentare da tale adempimento i soggetti per i quali vi sia corrispondenza tra i titolari delle quote di partecipazione e la figura del titolare effettivo, situazioni che rappresentano la maggioranza dei casi in ambito societario e i cui dei dati già in possesso delle Cciaa.