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Disastro maltempo per”effetto tappo” di fiumi e torrenti: e ora si contano i danni

Di Redazione |

Catania – Una notte e una mattinata di pioggia hanno lasciato il segno. Nelle province di Catania e Siracusa, le più colpite, il maltempo ha tratteggiato scenari drammatici: strade e campagne allagate, fiumi esondati, automobilisti bloccati in macchine che quasi galleggiavano, titolari di case e aziende agricole saliti sui tetti per potersi mettere in salvo, colture andate distrutte e sindaci che adesso chiedono lo stato di calamità naturale.

Fiumi e torrenti esondati e gente sui tetti: esondati Gornalunga, Dittaino, Simeto e San Leonardo. Quest’ultimo è come se avesse trasferito il suo “alveo” sulla ex statale 194, in territorio di Lentini, “attraversandola” velocemente e lasciando in panne decine di vetture. L’acqua alta ha sommerso le auto e gli automobilisti sono stati costretti a salire sui tetti e poi sono stati portati in salvo da vigili del fuoco e carabinieri.

«L’acqua è arrivata all’improvviso – racconta uno dei passeggeri di un’utilitaria – la nostra auto si è schiantata contro il guard-rail e abbiamo avuto paura: io sono uscito dal finestrino e poi sono arrivati i carabinieri a soccorrerci». Un pensionato ha pensato bene di fare tutto da solo: è uscito dal finestrino della sua auto e “nuotando” è riuscito a raggiungere un posto sicuro. L’Aeronautica Militare ha fornito supporto tecnico agli elicotteri dei Vigili del Fuoco e della Guardia Costiera di Catania impegnati in attività di soccorso di persone che, nelle zone di campagna nel Siracusano, sono state costrette a riparare sui tetti delle proprie abitazioni a causa delle inondazioni e dell’alto livello raggiunto dalle acque. 

Allagamenti provocati da “effetto tappo”.  La denuncia è del presidente della Cia Sicilia Orientale Giuseppe Di Silvestro: «Occorre creare una cabina di regia unica per gestire questi eventi ma soprattutto occorre sollecitare il taglio degli arbusti e delle canne: materiale rimasto all’interno dell’alveo dei fiumi, che la scorsa notte, hanno creato un effetto tappo». «Nelle Campagne della Piana di Catania la scorsa notte si sono abbattuti 25 centimetri di pioggia, creando una situazione surreale alimentata anche dall’esondazione dei quattro fiumi che attraversano il territorio e che hanno gettato sui terreni fango e detriti, non riuscendo a far confluire le acque a mare. I danni, sia alle produzioni che alle strutture, sono di parecchie centinaia di milioni di euro». Lo dichiarano il presidente Cia Sicilia Orientale Giuseppe Di Silvestro e il direttore Graziano Scardino. «Quasi tutti gli agrumeti e i campi di ortaggi sono andati distrutti – aggiungono – anche i giovani impianti di agrumi, realizzati con tecniche all’avanguardia, sono stati interamente sommersi dai detriti, sradicati e trascinati a valle, così come gli impianti irrigui e le recinzioni. È andata distrutta, inoltre, tutta la viabilità interaziendale di penetrazione all’interno delle aree rurali». 

Macchina dei soccorsi. I vigili del fuoco dei Comandi provinciali di Catania e Siracusa hanno lavorato senza sosta: a giornata non ancora conclusa erano stati già 300 gli interventi effettuati per i soccorsi nelle zone colpite dall’ondata di maltempo. Le principali operazioni di soccorso a Militello, Scordia e Ramacca, in provincia di Catania, e a Floridia e Lentini, in provincia di Siracusa. Nel comune di Sigonella sette persone che erano rimaste bloccate all’interno delle proprie vetture sono state salvate con l’elicottero. Complessivamente sono stati impegnati circa duecento vigili del fuoco e due elicotteri dei reparti di Catania e Salerno. In alcune operazioni di soccorso sono stati impegnati anche i sommozzatori dei pompieri. E gli stessi vigili del fuoco sono rimasti vittime della violenza della pioggia: un camion, con quattro persone a bordo, è stato bloccato per oltre tre ore dall’acqua alta circa un metro e mezzo vicino il parco archeologico di Palikè, a Mineo. Sono stati soccorsi da altri loro colleghi. La squadra, seppure provata, non ha voluto però fare rientro.

In azione anche il secondo Nucleo Aereo della guardia costiera di Catania che è intervenuto per prestare soccorso nella zona di Lentini, devastata da un violento nubifragio. L’equipaggio dell’elicottero AW139, allertato dalla Protezione Civile Nazionale, tramite la sala operativa del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ha compiuto due interventi di soccorso salvando cinque persone, recuperate con l’uso del verricello. Nel primo caso è stata salvata una persona, nel secondo altre 4 persone. Tutte e cinque sono in buone condizioni di salute. 

Anche le Forze armate sono state impegnate nelle operazioni di soccorso per l’emergenza maltempo in Sicilia. L’Esercito è intervenuto, su richiesta della prefettura di Catania, impiegando 33 militari e 4 veicoli tattici del 62 reggimento fanteria «Sicilia» della Brigata “Aosta”. Inoltre, sono stati resi disponibile assetti specialistici del 4/o reggimento genio di Palermo, posti in allerta e pronti ad intervenire al verificarsi di un ulteriore peggioramento della situazione atmosferica. Il tempestivo intervento ha consentito di trarre in salvo sette persone rimaste intrappolate nelle loro auto, a Catania. Il personale militare dell’Aeronautica sta inoltre svolgendo tutte le operazioni di accoglienza a terra e prima assistenza medica a favore delle persone evacuate. Al momento sono dieci le persone salvate che, appena giunte a Sigonella, sono state sottoposte a visita medica presso l’infermeria della base militare per accertarne le effettive condizioni di salute. In aggiunta, il personale militare sta assicurando anche il controllo dello spazio aereo, l’assistenza di terra a favore degli aeromobili impegnati e il servizio meteorologico.

Strade e ferrovie. Molte le strade che per ore sono rimaste chiuse al traffico; alcune sono state riaperte come la 192, della Valle del Dittaino, la 417, Catania-Gela, e la 288, di Aidone (Enna), mentre resta ancora chiusa la strada statale 124 Siracusana, a Siracusa, per allagamento al km 114,200. Uno smottamento ha provocato la chiusura al transito a Caltagirone (Catania), la strada provinciale 63 che mette in collegamento la frazione di Granieri con il Comune di Mazzarone. L’ordinanza di chiusura interessa il tratto di strada compreso dal bivio Caudarella sino all’innesto con l’ex trazzera Favara Favarella. Ed è ripresa alle 16.25 la circolazione ferroviaria sulla linea Catania-Siracusa, sospesa questa mattina alle 9.45 per l’allagamento dei binari fra Lentini e Agnone, causato dell’esondazione del fiume San Leonardo. Cancellati, per effetto dell’interruzione, quattro Intercity; quattordici i treni Regionali coinvolti, di cui quattro cancellati e dieci limitati. Trenitalia, gruppo Fs italiane, ha istituito un servizio sostitutivo con bus fra le stazioni di Catania e Siracusa per i treni Regionali, e fra Siracusa e Messina per gli Intercity. 

Campagne devastate. Coldiretti Sicilia sostiene che «in alcune aziende è andato perduto il 100 per cento di agrumi e ortaggi». «Il danno – sottolinea Alfio Di Giorgio, presidente della sezione Coldiretti di Carlentini – è totale: tutti gli alberi sono sommersi, così come strutture e impianti. Il problema è causato sì dalla pioggia, ma soprattutto dalla mancata manutenzione degli argini». Per la Cia Sicilia «nelle Campagne della Piana di Catania la scorsa notte si sono abbattuti 25 centimetri di pioggia», e i «danni sono di parecchie decine di milioni di euro». Calogero Foti, capo dalla Protezione civile regionale, osserva che «lentamente la situazione sta tornando alla normalità: non ci risultano feriti e la situazione è sotto controllo». Sindaci di Comuni colpiti dal nubifragio e deputati regionali chiedono al governo la dichiarazione dello stato di calamità naturale.

Salvini. A Dio piacendo la situazione critica è sotto controllo. Siamo vicini ai Siciliani come ministero dell’Interno, stiamo seguendo la situazione minuto per minuto». Così il ministro Matteo Salvini, a Trento, prima del comizio di chiusura della campagna elettorale per le provinciali, a sostegno del candidato leghista Maurizio Fugatti. «Sono in contatto con la protezione civile, con i vigili del fuoco – ha spiegato – poi c’è il sottosegretario agli interni con delega ai vigili del fuoco Candiani, che mi aggiorna ora per ora sugli interventi, sugli sfollati». 

Stima dei danni. «Stiamo seguendo costantemente, attraverso la Protezione civile regionale che si è subito attivata, l’evoluzione della situazione nelle province di Enna, Catania e Siracusa, duramente colpite dal maltempo in questi giorni: diversi fiumi sono esondati e i danni, soprattutto in agricoltura, sono ingenti». Lo dice, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. «Proprio stamane ne abbiamo discusso durante la riunione della Giunta regionale.- aggiunge -. Non appena saremo in possesso delle relazioni conclusive, predisporremo ogni intervento finalizzato alla richiesta, al governo centrale, della dichiarazione dello stato di emergenza. Nel frattempo, voglio esprimere la vicinanza e la solidarietà del governo regionale alle popolazioni che stanno vivendo una condizione di eccezionale disagio». 

«L’assessorato si è celermente attivato presso gli ispettorati dell’agricoltura competenti per predisporre tutte le attività relative alla valutazione e delimitazione delle aree colpite, il personale è già sul luogo per fare un primo monitoraggio e una stima dei danni». Lo dice l’assessore per l’Agricoltura in Sicilia, Edy Bandiera, a proposito del nubifragio che ha flagellato le province di Siracusa, Catania e Ragusa. «Siamo a stretto contatto con i capi del Genio Civile, anche in relazione all’avvenuto straripamento di fiumi, che hanno altresì arrecato grave nocumento alla viabilità rurale e alle aziende agricole – aggiunge – Continuiamo a vigilare affinché si possano contenere i danni e dare il pronto e doveroso supporto e sostegno alla popolazione coinvolta. Ho già dato mandato agli uffici per predisporre gli atti finalizzati al riconoscimento dello stato di calamità». 

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