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Il Messina sbatte contro il muro del Catanzaro Ma 1 a 1 è ingiusto

Il Messina sbatte contro il muro del Catanzaro Ma 1 a 1 è ingiusto

I giallorossi avrebbero meritato la vittoria: i calabresi segnano e poi conservano

Di Salvatore Pernice |

Meglio di niente. Ma il pari suona come una mezza beffa per il Messina. E il Catanzaro, con un tiro e mezzo in porta, strappa un punto d’oro in chiave salvezza. I peloritani hanno fatto la partita, soprattutto nel primo tempo, confezionando almeno quattro palle gol. Poi, nella ripresa, arriva il vantaggio a sorpresa dei calabresi con Olivera nel primo vero affondo. Messina che reagisce subito, cogliendo il pari con Tavares. Riavvolgendo il nastro del match, è stato il portoghese (settima rete stagionale) a suonare subito la carica, dopo 120 secondi, con un bel fendente da una ventina di metri. Grandi ci mette il guantone e si salva in corner. Il portoghese è in palla e dopo qualche minuto scarica un destro fra le braccia del portiere ospite. E il Catanzaro? Non pervenuto, a dispetto di una classifica che piange. Unico acuto, a dire il vero, l’imbucata per Razziti disinnescata dall’uscita di Berardi. Il Messina, invece, punge soprattutto al tramonto del primo tempo. Prima con Gustavo che di testa alza di una spanna sulla traversa. Poi è Grandi che tiene in vita due volte il Catanzaro nel giro di un minuto. Prima sull’incornata di Scardina su corner di Giorgione. Poi, sempre sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il portiere calabrese toglie la castagne dal fuoco sul colpo di testa di Baccolo. Dopo il riposo, al 58’, c’è l’inaspettato vantaggio del Catanzaro che alla prima incursione vera trova il gol con l’uruguaiano Olivera dopo un “flipper” in area. Il Messina reagisce subito. Fa le prove del pari prima con Baccolo, poi gonfia la rete con il bomber Tavares (in odore di rinnovo) che come un avvoltoio trasforma in oro l’ennesimo cross di Giorgione. Il Messina vuole vincere e va vicino al raddoppio con Scardina, ma il gran destro dal limite evapora di poco a lato. Ma il Catanzaro si riaffaccia dalle parti di Berardi e al 76’ Firenze si fa stoppare sul più bello da De Vito un destro a botta sicura in piena area. E’ l’ultimo sussulto. I calabresi nel finale alzano le barricate e la buona volontà del Messina (nonostante gli innesti di Cocuzza e Barisic) va a sbattere contro il muro calabrese.

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