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Catania, festa della Liberazione fra appuntamenti istituzionali e scampagnate

Di Redazione |

CATANIA – Le celebrazioni del 25 aprile a Catania sono state scandite principalmente da due appuntamenti: quella istituzionale della deposizione di una corona d’alloro in piazza Università e il corteo organizzato dall’Anpi.

Alle 9 di stamani il sindaco di Catania Enzo Bianco, alla presenza del prefetto, Silvana Riccio, e delle massime autorità civili, religiose e militari, ha deposto una corona d’alloro nel luogo dove si trova la targa commemorativa ai caduti della Resistenza. Una cerimonia veloce che ogni anno, così come avviene in molte città, intende rendere omaggio, da parte delle amministrazioni comunali e delle autorità cittadine, a chi sacrificò la propria vita per la liberazione dal regime nazifascista.

Alle 9,30 dalla vicina Piazza Stesicoro è partito il corteo organizzato dal comitato provinciale dell’Anpi. Il serpentone dei partecipanti si è poi fermato per la conclusione in Piazza Machiavelli dedicando quest’anno la manifestazione ai temi del lavoro e dell’ accoglienza: “No alle guerre”, “No alle mafie”. “Oggi più che mai è necessario che le forze democratiche attive manifestino insieme il valore della Resistenza – ha dichiarato il segretario generale della Cgil, Giacomo Rota che con il sindacato ha preso parte all’iniziativa – . La Cgil di Catania da sempre si trova a fianco dell’associazione dei partigiani e lo fa anche oggi con la consapevolezza che la memoria e il rispetto della storia vadano coltivati con formule antiche e riflessioni nuove.

La battaglia della Cgil e dell’Anpi nella nostra città ferita da centinaia di vertenze e attacchi al valore del lavoro e dei lavoratori, coincide dunque con la difesa di un diritto fondamentale. Una città che combatte ogni giorno la mafia, consapevole che non solo è necessario non abbassare la guardia, ma che bisogna essere in grado di leggere le trasformazioni del tessuto cittadino anche nell’ottica della difesa della legalità, a tutti i costi. Ma Catania è anche città dell’accoglienza. Oggi sfiliamo anche per questo valore essenziale di uno Stato democratico. Non ci stancheremo di testimoniarlo.”

Accompagnata da un sole più che primaverile, la giornata festiva del 25 aprile è stata vissuta come una giornata di vacanza in giro per la città, tra i siti museali rimasti aperti o per chi ha potuto, con la tradizionale scampagnata fuori porta. Ai caselli autostradali di San Gregorio e di Taormina, nelle ore di punta, si sono e si stanno ancora registrando, per il rientro, lunghe code di auto. Quella di oggi chiude tra l’altro un lungo ponte festivo cominciato venerdì scorso.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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