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La salma di Adele a CataniaIn Municipio la Camera ardente

La salma di Adele a Catania In Municipio la Camera ardente

Il saluto della città  alla manager catanese uccisa venerdì scorso in un ristorante a Dacca dai terroristi jihadisti. I funerali previsti per sabato pomeriggio/FOTO

Di Redazione |

Catania –  E’ tornata a casa Adele, purtroppo chiusa in una bara. La salma della manager catanese, uccisa insieme ad altri diciannove ostaggi venerdì scorso a Dacca, è arrivata nel pomeriggio a Catania. Il feretro è stato subito trasportato in municipio dove è stata allestita una Camera ardente, che sarà aperta alle 9 di domani mattina. Fino a sabato pomeriggio parenti e amici potranno renderle omaggio; alle 17 dello stesso giorno, nella vicina cattedrale, saranno celebrati i funerali. Il feretro di Adele, 54 anni, era arrivato martedì sera a Roma con quelli delle altre otto vittime italiane dell’attentato terroristico a Dacca, in Bangladesh dove la manager dell’Artsana si era trasferita da qualche anno. Quella sera si era data appuntamento con Nadia Benedetti, un’altra manager di una ditta del settore tessile di Viterbo, per una cena di saluto. L’indomani infatti entrambe sarebbero dovute rientrare nelle rispettive città. 

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La famiglia di Adele Puglisi, a lei era rimasto soltanto il fratello Matteo, era originaria di Santa Croce Camerina, comune a cui era rimasta molto legata: a Punta Secca, il fratello l’avrebbe attesa per trascorrere insieme le vacanze. A Catania i due fratelli abitavano in due appartamenti attigui in via Barbagallo Pittà, in centro storico.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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