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Mafia, Boldrini, Grassi disse no a pizzo

Di Redazione |

ROMA, 29 AGO – “Caro estortore, volevo avvertirti di risparmiare telefonate minacciose e spese per l’acquisto di micce, bombe e proiettili, perché non siamo disponibili a dare contributi e abbiamo chiesto la protezione della polizia. Ho costruito questa fabbrica con le mie mani, lavoro da una vita e non intendo chiudere”. La presidente della Camera Laura Boldrini riprende su Facebook le “coraggiose” parole, pubblicate nel gennaio del 1991 su un quotidiano, dall’imprenditore palermitano Libero Grassi. “Disse un no netto e deciso alla richiesta di pagare il pizzo a Cosa Nostra. – ricorda Boldrini nel suo post – Grazie alla sua denuncia gli estortori vennero individuati e arrestati”. Ma Libero fece di più. Contro la mafia propose azioni collettive da parte degli imprenditori. Incoraggiò la politica a curare la qualità del consenso per non avere una cattiva democrazia. Pochi mesi dopo, il 29 agosto di 25 anni fa, gli spararono”. Dopo la scomparsa della moglie Pina, “oggi a raccogliere il testimone dobbiamo essere tutti noi”.

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