Palermo
Palermo, il festino di Santa Rosalia nel segno dell’inquietudine
PALERMO – «Viva Palermo e viva Santa Rosalia». Anche quest’anno risuonerà in strada il grido di esultanza per la Santa patrona della città durante il 395esimo festino in suo onore che si svolgerà dal 10 al 13 luglio. Si stanno già attrezzando i venditori di «babbaluci cunsati» (le lumache condite) di «muluni» (l’anguria ghiacciata), di « scacciu» (calia e semenza), e di «purpu» (il polpo), che per tradizione fanno da sempre corollario gastronomico ad una festa che quest’anno ha come tema «L’inquietudine». Il programma è stato presentato stamattina, nel salone Filangeri della Curia Arcivescovile. «L’inquietudine che ci dobbiamo portare tutti dentro è che non prevalga la paura che esclude e che fa accadere tutto ciò che stiamo vivendo proprio in queste ore, mi riferisco a Lampedusa che in questo momento è un luogo che deve suscitare l’inquietudine, non la paura, perché da essa possono esserci intelligenza lucida e cuore che resta umano», afferma don Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo.
In conferenza stampa è stato svelato il modellino del Carro Trionfale, in scala 1 a 10, ideato dallo scenografo Fabrizio Lupo e realizzato, per la prima volta, all’interno della casa di reclusione Ucciardone, in collaborazione con le maestranze dell’organizzazione VM Agency Group, i detenuti e gli allievi dell’Accademia delle Belle Arti di Palermo, con il coordinamento della tutor Alessia D’Amico. Novità assoluta di questa edizione, al gruppo di volontari extracomunitari che tradizionalmente traina il Carro Trionfale durante il corteo si uniranno anche i detenuti che parteciperanno alla performance artistica che si svolgerà nei pressi di Porta Felice. «Un Festino, quello del 2019, – aggiunge il sindaco Leoluca Orlando – che testimonia più che mai come la Santuzza sia la patrona di tutti i palermitani, di tutti coloro che vivono a Palermo, nessuno escluso, anzi a partire proprio da coloro che spesso sono esclusi o posti a margine della società. Per questo ho voluto invitare a Palermo, in questa occasione, anche il ministro della giustizia».
Tra i momento salienti per i festeggiamenti della Santuzza spiccano l’evento inaugurale: l’”Offerta della Cera” coordinato dalla Diocesi di Palermo, che da Piazza Pretoria, riunendo in un unico corteo tutte le 120 confraternite invitate, giungerà fino alla cattedrale. Il 14 luglio, al piano di Palazzo Reale, andrà in scena uno spettacolo che rievocherà, in chiave simbolica, la nascita di Rosalia, con la partecipazione della compagnia catalana Fura dels Baus che sarà protagonista, anche, ai Quattro Canti con una performance aerea inedita in Italia, che verrà presentata a Palermo dopo la prima mondiale in Corea. Spazio anche ai Transe Express, pionieri dell’arte di strada che, dal loro esordio nel 1982, si sono esibiti in 50 paesi nei diversi continenti, con una performance che sarà un «dialogo tra cielo e terra». L’edizione 2019 secondo gli organizzatori «vuole rivolgere particolare attenzione anche alle donne”: in quest’ottica è stato lanciato il concorso fotografico «Festino e dintorni», ideato da Letizia Battaglia, direttore artistico del festino insieme a Lollo Franco, che, il 4 settembre, premierà l’immagine più significativa scattata durante i festeggiamenti del 2019. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA