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Il premier Renzi arriva in Sicilia

Il premier Renzi arriva in Sicilia per firmare i patti a Catania e Palermo

IL PUNTO: L'Isola dei fumosi, un reality pirandelliano LA SCHEDA: Ecco che cosa prevede il Patto per Catania

Di Lillo Miceli |

PALERMO. È preceduto da una lunga scia di polemiche l’arrivo del premier Matteo Renzi in Sicilia che, oltre a firmare il Patto con la Città metropolitana di Catania e il Patto con la Città metropolitana di Palermo, inauguerà la riapertura del viadotto Himera, in direzione Palermo. Cioè la campata su cui si era appoggiata la carreggiata in direzione Catania, travolta da una frana il 10 aprile dello scorso anno. Insomma, non è stata realizzata una nuova infrastruttura, ma si riapre al traffico un pezzo di autostrada chiuso da oltre un anno, «Consiglierei a Faraone e Renzi – ha detto Domenico Giannopolo, sindaco di Caltavuturo, uno dei paesi che più di altri ha patito l’isolamento – di risparmiarci la cerimonia della riapertura della carreggiata del viadotto Himera; diversamente dovremmo ricordargli che è stata una quasi truffa la bretella e che nel Patto per la Sicilia non c’è un euro per i dissesti della vallata dell’Himera che incombono sui piloni dell’autostrada».

Autostrada che, come ha sostenuto il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Palermo, Giovanni Margiotta, si sarebbe potuto riaprire molto tempo prima se non ci fosse stata l’opposione dei tecnici di Anas Sicilia che avrebbero voluto demolire e ricostruire il viadotto che oggi viene riaperto al traffico. «Il buonsenso ha prevalso – ha sottolineato Margiotta – e ne va dato atto al ministro Graziano Delrio e al presidente di Anas Gianni Armani che, con atteggiamento di autentica apertura, hanno preso in considerazione il nostro invito a non demolire la carreggiata e ad accertarne l’efficienza».

L’ISOLA DEI FUMOSI, UN REALITY PIRANDELLIANO

«Resta però una certa amarezza – ha aggiunto Margiotta – perché questo risultato, a nostro avviso, si sarebbe potuto raggiungere molto prima se la direzione regionale Anas avesse dato regolare attuazione all’intesa sottoscritta con l’Ordine degli Ingegneri a fine maggio dell’anno scorso. Oggi si dimostra la validità di quanto avevamo affermato oltre 11 mesi fa nella lettera inviata a tutte le istituzioni competenti, cioè che il viadotto non direttamente coinvolto nella frana poteva essere riaperto al transito dopo le opportune indagini tecniche, per le quali non erano necessari tempi lunghi, e che era infondata l’idea di demolirlo, avanzata a caldo dai funzionari di Anas Sicilia in assenza di qualsiasi verifica».

Per Renzi quello di oggi sarà un autentico “tour de force” che includerà, come ha annunciato ieri sera, anche l’omaggio a Pio La Torre, il segretario regionale del Pci assassinato dalla mafia il 30 aprile del 1982. Alle 12 appuntamento a Catania – al Teatro Massimo Bellini – è prevista la firma del Patto con la Città metropolitana di Catania con il sindaco di Catania Enzo Bianco; alle ore 13,30, la cerimonia di riapertura del viadotto Himera; alle ore 15,30 – sempre che i tempi siano rispettati – a Palermo, nell’ex deposito tram di Roccella, Renzi firmerà il Patto per la Città metropolitana di Palermo, con il sindaco Orlando. Sarà presente, anche se non coinvolto direttamente nella firma dei “Patti”, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, che nelle prossime settimane sottoscriverà con Renzi il “Patto per la Sicilia”, per un importo complessivo di 12 miliardi, dei quali 2,4 miliardi da spendere entro il 2017.

«Accogliamo con piacere l’arrivo del premier a Catania – ha detto Salvo Pottino, direttore della Confesercenti di Catania -. Ogni visita istituzionale è gradita in una città che sta soffrendo la crisi più di ogni altra e che merita tutte le attenzioni del governo e della classe dirigente. Ma il premier sarà qui perché il delicato momento politico lo impone o perché ha veramente a cuore lo sviluppo dell’Isola? ». Ed ha aggiunto: «In quel caso Renzi è consapevole che al tavolo tecnico in cui verrà firmato il Patto per Catania non avrà i giusti interlocutori? Da anni ci troviamo in una situazione di stallo. L’abolizione delle Province, la costituzione della Città metropolitana è un progetto solo sulla carta. Il rischio è che si tratti dell’ennesima occasione sprecata. Ben vengano i fondi che Renzi ha dichiarato di voler destinare, ma oggi bisogna che l’amministrazione sia preparata ad accoglierli e metterli al servizio della comunità. Non possiamo permetterci di fare come in passato, quando a causa di una cattiva organizzazione abbiamo perso risorse e occasioni di sviluppo».

Pottino, infine, ha lanciato «un appello a Crocetta e a Bianco affinché non si perda ulteriore tempo e chi di competenza si metta al lavoro per definire il nuovo assetto amministrativo e permettere alla Sicilia e a Catania di cogliere le nuove occasioni di crescita». Per il commissario regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, «Renzi e il suo vannamarchismo colpiscono ancora, con una bufala a danno dei siciliani da fare invidia al Totótruffa che vende la fontana di Trevi. Domani (oggi per chi legge, ndr), infatti, il presidente del Consiglio verrà in Sicilia per inaugurare una strada che c’è già e che semplicemente per un fatto di iper prudenza era rimasta chiusa, peraltro su disposizione del suo stesso governo; il che mi fa pensare che probabilmente, stanco di prendere in giro la gente, stia cominciando a prendere in giro anche se stesso. Ma mi faccia il piacere».

Di «apertura farsa» ha parlato anche il capogruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone, mentre per il Movimento 5 Stelle «l’apertura del viadotto Himera è la provache quello che dicevamo era corretto. Il tratto autostradale era agibile, ne andava testata subito la staticità, dopo avere abbattuto la carreggiata collassata».

Intanto blitz nella notte dei giovani di un centro sociale che all’esterno del teatro ‘Vincenzo Bellinì, dove il presidente del consiglio Matteo Renzi firmerà il Patto per il Sud, ha esposto uno striscione contro la visita del premier oggi del presidente, con la scritta: “Renzi coniglio Catania non ti vuole. A rivendicare l’iniziativa è il centro sociale Liotru con mail inviate a testate giornalistiche e siti accompagnate da foto dello striscione, che è stato rimosso. Iniziative di protesta contro la visita del presidente del consiglio Catania sono state annunciate dal movimento Catania bene comune sotto lo slogan ‘Renzi non sei benvenutò. Ieri sono state numerose le prese di posizione contro Renzi che inaugura la riapertura di una corsia del viadotto crollato sulla Palermo -Catania.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA