Ora tavolo di confronto con Miur per cambiare legge
Università: Udu, vittoria al Consiglio di Stato, svolta su numero chiuso
Roma, 29 apr. (AdnKronos Salute) – Il Consiglio di Stato, con plurime ordinanze datate 29 aprile 2016 a firma del presidente Sergio Santoro, con relatori Castriota Scanderbeg e Pannone, ha accolto le istanze cautelari proposte nei ricorsi Udu, patrocinati dagli avvocati Michele Bonetti, Santi Delia e Umberto Cantelli, sulla questione del numero chiuso per l’accesso all’università. “Grazie ai nostri ricorsi – dichiara Jacopo Dionisio, coordinatore nazionale dell’Unione degli universitari – è stato finalmente acclarato dal Consiglio di Stato, pur se in una fase cautelare, che le domande del test 2015 erano sbagliate. Per l’ennesima volta è la giustizia amministrativa che riesce a risolvere problemi di fronte a un ministero inerme. E’ l’ennesimo colpo inflitto a un sistema che fa acqua da tutte le parti”. Secondo l’avvocato Bonetti, che ha rappresentato gli studenti in primo e secondo grado, insieme all’avvocato Delia, “è una crepa decisiva nella diga, aperta grazie ai ricorsi dell’Udu. Ad oggi ci sono circa 1.000 posti liberi che non vengono sfruttati per i corsi di Medicina, Odontoiatria, Veterinaria e Professioni sanitarie, a causa della chiusura anticipata delle graduatorie, mentre i nostri ragazzi sono costretti ad andare a studiare all’estero”. “E’ ormai evidente che l’attuale sistema a numero chiuso non è più sostenibile – prosegue Dionisio – Ogni anno tantissimi studenti sono costretti a ricorrere alle vie legali per vedere riconosciuto il diritto all’accesso al corso di studi che si è scelto per il proprio futuro, perché il ministero sbaglia i concorsi. Siamo stufi dei soliti annunci e della vuota retorica: il Miur deve prendere atto che il muro del numero chiuso sta crollando. E’ necessario abrogare la legge 264/99 e convocare al più presto il tavolo per discutere realmente il superamento dell’attuale modello”.