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Trecastagni “sciolto” per mafia e i commissari vietano i botti

Di Giuseppe Bonaccorsi |

CATANIA – Adesso a Trecastagni a «sciogliersi» sono anche i fuochi d’artificio. La terna commissariale (composta dai viceprefetti Tania Giallongo, Giuseppe Sindona e il dirigente Salvatore Mallemi) che si è insediata ieri in Comune per evitare una «vacatio» amministrativa (dopo la decadenza di sindaco, Giunta e consiglio per le «infiltrazioni mafiose» nel settore dei rifiuti), ha adottato come uno dei primi provvedimenti il divieto ad affettuare gli spettacoli pirotecnici di ieri sera e quelli di stasera, giorni clou della festa per i tre Santi, di fatto dimezzando quelli che sono i tradizionali spettacoli di fuoco che caratterizzano ogni anno una festa religiosa che attira in paese migliaia di visitatori. La causa del provvedimento è il calibro dei fuochi che stavano per essere sparati. Durante un controllo gli ispettori hanno verificato che il calibro non era idoneo a quello previsto dalla speciale commissione che si occupa proprio di sicurezza negli spettacoli pirotecnici

Ma cosa è accaduto. Sembra che il sindaco Giovanni Barbagallo, ieri mattina, poche ore prima che venisse notificato il provvedimento del Consiglio dei ministri di «scioglimento» avesse firmato, nella piena legittimità delle sue funzioni, un provvedimento di licenza per le ditte pirotecniche, nel quale individuava anche una serie di calibri di fuochi d’artificio superiori al consentito. Il sindaco avrebbe autorizzato le ditte a sparare questi calibhri in determinati siti individuati per la festa. Ma secondo un controllo effettuato ieri, questi calibri autorizzati sarebbero risultati superiori rispetto a quelli indicati dalla commissione tecnica territoriale che ha disposto delle limitazioni in spettacoli simili con provvedimento del 2015. Provvedimento che ha una valenza di cinque anni, quindi sino al 2020. Il sindaco, in quanto autorità massima di pubblica sicurezza, ha però l’autorità di non ottemperare in toto a quanto previsto dalla commissione territoriale. Solo che da martedì pomeriggio Barbagallo non è più in carica e quanto da lui di sposto è decaduto.

A questo punto i commissari prefettizi che da ieri amministrano il Comune non si sono voluti prendere la responsabilità di non osservare le disposizioni della commissione territoriale e quindi hanno imposto le delimitazioni dei calibri. Da un controllo effettuato dai carabinieri della stazione di Trecastagni, guidati dal comandante Marcì e alla presenza anche del comantante della compagnia di Acireale, capitano Giovanni Rubino, molti dei calibri (sembra la maggior parte) già montati e piazzati per lo spettacolo di ieri sera sono risultati non a norma rispetto alla tabella della commissione. A questo punto siccome non c’era il tempo per cambiarli, lo spettacolo è stato sospeso e ad esser sparati sono stati soltanto i calibri consentiti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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